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Gentile nomeutente
desideriamo informarti che lo scorso 11 ottobre un nostro partner ha rilevato e bloccato un accesso non autorizzato ai suoi sistemi dove sono ospitati i dati personali dei nostri utenti. Le informazioni presenti nei sistemi interessati, la cui integrità e disponibilità non sono state impattate in alcun modo, sono dati anagrafici (nome e cognome) e dati di contatto (indirizzo e numero di telefono). Precisiamo che non sono stati in alcun modo interessati dati di pagamento (es. carte di credito) e dati di autenticazione, quali username e password.
In collaborazione con il nostro partner, abbiamo subito attuato tutte le misure necessarie per bloccare l'accesso non autorizzato e porvi rimedio. Tra le misure adottate segnaliamo anche la notifica di quanto accaduto al Garante per la Protezione dei Dati Personali.
A conclusione della nostra indagine non è richiesta alcuna azione da parte tua, ma abbiamo preferito informarti per trasparenza, ma anche affinché tu sia ancora più consapevole in caso di possibili iniziative fraudolente (tra cui e-mail o telefonate di dubbia provenienza o con contenuto sospetto). Ad esempio, il team di Subito non chiede mai via e-mail, SMS o telefonicamente di comunicare le proprie credenziali di accesso ai servizi (username/password) o i riferimenti dei propri metodi di pagamento elettronici (es. numero carta di credito): diffida di chi, a nome nostro o di altre aziende, dovesse richiederli.Confermandoti il nostro impegno a proteggere i nostri utenti e a rafforzare le misure poste a tutela dei loro dati, ti invitiamo, per qualsiasi dubbio o chiarimento a contattare il nostro Responsabile per la Protezione dei Dati scrivendo all'indirizzo privacy@aiuto.subito.it.
Grazie per l'attenzione e a presto,
Il team di Subito
La comunicazione è intenzionalmente poco chiara per confondere gli utenti, non si capisce se i dati anagrafici e di contatto siano stati effettivamente sottratti ma direi di sì altrimenti non avrebbero dovuto notificare il Garante e con buone probabilità non avrebbero informato gli utenti. Inoltre confermano l'impatto sulla sola integrità e disponibilità dei dati, non la confidenzialità. Nutro dubbi nei confronti di username e password. Sospetto siano stati sottratti anche questi ma scrivono di no perché presumibilmente sotto forma di hash.
Fonte: Troy Hunt