mar83
isybank non è un concetto nuovo, è assai simile alla mossa avvenuta nel 2018 da parte di UniCredit con Buddybank. Con la differenza che lì, il passaggio alla nuova offerta digitale non è stato imposto proprio a nessuno, ma incentivato con condizioni economiche più vantaggiose ed il progetto è stato fatto crescere organicamente, creando un'utenza affezionata al brand e che ne riconosce i pregi (ed i difetti, come le difficoltà che hanno riscontrato con la scarsità di Buddy).
Il problema è alla base di come è stato gestito il trasferimento.
Anzitutto, le cose imposte non piacciono mai a nessuno, soprattutto quando si tratta un argomento delicato come la gestione delle proprie finanze.
Come fai notare anche tu, Intesa è piena di "gestori" che poi quello che fanno è chiamarti per venderti porcherie. Potevano benissimo chiamare per proporre il passaggio, spiegando in maniera chiara e concisa le nuove condizioni contrattuali, lasciando all'utente finale la scelta (non con un pdf di 60 pagine, inserito in una sezione archivio che non genera notifiche se non un badge in un sottomenu che si perde tra mille altre comunicazioni inutili).
Perché non è stato fatto? Perché col ca' che aderivano 300.000 persone, ma questo loro lo sapevano benissimo. Ora si fingono stupiti del fatto che tutte le persone che non si sarebbero mostrate interessate, battono i piedi e sono adirate.
Non è stata una mossa eticamente corretta, sfido chiunque a dire il contrario.