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  • Voltaggi ricarica batterie al piombo auto

Ciao a tutti,
so di essere tutt’altro che in tema al forum, ma era da qualche mese che volevo sentire il parere di voi smanettoni riguardo al tema citato nel titolo.
Sostanzialmente a puro scopo didattico ho realizzato la scorsa estate un piccolo impianto fotovoltaico off-grid con potenze basse, parliamo di due pannelli da 80W in parallelo per fare qualche esperimento con delle luci.
Al fulcro dell’impianto c’è un regolatore di carica MPPT e una batteria che avevo al piombo da auto (quella con l’acqua distillata da aggiungere per intenderci).

Ho dei quesiti proprio sulla tensione che viene applicata in fase di ricarica, il regolatore di carica di default la spinge sui 14,6V massimo e parlando di una batteria da 12V mi sembrava tantino, infatti fin’ora mi sono spinto ai 13,2, ma ritengo che non sia corretto. La batteria andato giù il sole sembra abbastanza fiacca.
A questo si aggiunge che appena installato il regolatore, mantenendo le impostazioni di default e armando i pannelli, dopo qualche secondo mi sembrava di udire un rumore tipo “acqua che bolle” provenire dalla batteria. Non essendo sicuro ho disarmato subito i pannelli e abbassando la tensione ai famosi 13,2 ciò non si è più presentato.

Online leggo pareri troppo differenti, tra gente che dice che con il rumore precedentemente descritto la batteria può esplodere a gente che dice che è normalissimo, per questo sono qui a sentire anche una vostra opinione.

Per i più esperti allego anche tutti i valori di default del regolatore:

Ps: so che in ambito fv sarebbe meglio una litio lifepo4, ma come ho scritto prima è un progetto didattico, per imparare qualcosa di nuovo, non avendo enormi pretese (pó co 160W teorici..😅)
Vi ringrazio in anticipo e mi scuso per essere veramente andato fuori tema di brutto😂

    12V è la tensione nominale presa come riferimento. la tensione di 12 V è una batteria scarica o quasi. A motore in moto vedi almeno 13,8V se non 14 V forniti da un alternatore che può erogare una cinquantina di A almeno. Vai tranquillo a caricarle, ma anche scaricale la notte, insomma fagli fare i cicli... Se la batteria è difettosa in ambiente chiuso può generare gas esplosivi (elettrolisi) te ne accorgi facilmente vedendo che "bolle" sale di temperatura specie un singolo elemento. Credo che quel regolatore abbia anche una logica che capisce la curva di carica, io abbasserei però la tensione massima a 14,4 e mi preoccuperei solo a non mettere batterie vecchie per i motivi che ti ho detto.

    • MaxDepo ha risposto a questo messaggio
    • D3de ha messo mi piace.

      Non sono esperto di queste cose, quindi prendete il tutto con il beneficio del dubbio.

      Per quanto ne so dipende da cosa state misurando, mi spiego meglio:

      • batteria da sola, senza alcun alternatore/caricabatterie collegato, dovrebbe segnare 12.0V da scarica e circa 12.7-12.8V da completamente carica
      • batteria in carica, dovrebbe segnare sui 14-15V
      • batteria in carica "standby", ovvero con la tensione giusta per compensare l'autoscarica, dovrebbe segnare 13.6-13.8V

      D3de e parlando di una batteria da 12V mi sembrava tantino

      AFAIK non lo è: i caricabatterie moderni caricano tranquillamente a 15,8V (specie con programmi tipo ricondizionamento / refresh / desolfatazione / climi freddi) e pare che non esploda niente.

      • D3de ha messo mi piace.

      D3de è un progetto didattico, per imparare qualcosa di nuovo

      Ottimo, quel friggere è probabilmente l'unica parte didattica di tutto l'ambaradan. Cerca come funziona una pila, buona lettura.

      D3de il regolatore di carica di default la spinge sui 14,6V massimo e parlando di una batteria da 12V mi sembrava tantino

      Seconda cosa da studiare.

      D3de Online leggo pareri troppo differenti

      Strano, perché di parere ce n'è uno solo largamente condiviso: le batterie da auto non vanno bene, sia perché sviluppano idrogeno durante la ricarica (ecco perché negli ups si usano quelle al piombo gel) sia perché non sono pensate per i cicli di scarica prolungati a bassa corrente (se prendi una batteria per UPS e una batteria per antifurto noterai - a parità di dimensioni - che sono un po' diverse in termini di peso). Insomma si fa presto a dire "batteria al piombo".

      • D3de ha risposto a questo messaggio

        xblitz Come ho scritto, lo so che le batterie da auto non sono le più efficienti in ambito fotovoltaico e non ho pretese enormi con questo micro impianto.. la batteria era a casa, praticamente nuova e inutilizzata.

        Ad ogni modo quindi da quel che ho capito le tensioni sopra riportate nella foto sono corrette e il famoso "friggere" è normale, quindi i dati del regolatore son corretti +-
        Sul fatto che la batteria sviluppi idrogeno l'avevo letto, infatti la batteria è localizzata in un garage che durante la giornata è raro sia chiuso, c'è sempre uno scambio di aria.

        • xblitz ha risposto a questo messaggio

          psf

          Vai tranquillo a caricarle, ma anche scaricale la notte, insomma fagli fare i cicli...

          Attenzione a scaricare le batterie al piombo, se le porti sotto i 12 V cominciano a depositarsi cristalli di zolfo sulle piastre, a un certo punto la batteria è da buttare.

          per nuova intendi mai utilizzata? non di recente produzione.

          che io sappia sono svariati anni che le batterie "quelle che ci metti l'acqua distillata" non le trovi più neanche al supermercato.

          Perché anche l'età della batteria influisce molto.

          • D3de ha risposto a questo messaggio

            EnIgMa Per nuova intendo che è stata acquistata a settembre da un fornitore qui in zona, dove le fanno loro, quindi anche di recente produzione. Devo controllare la data marcata sul polo della batteria.

            come non detto allora 🙂
            ero convinto le facessero ormai tutte sigillate/agm anche quelle "base"/economiche.

            • D3de ha messo mi piace.

            Le batterie Agm hanno caratteristiche di carica differente dalle batterie al piombo classiche, tipo auto per intenderci.
            In realtà i costruttori di tali batterie dovrebbero fornire un diagramma di carica in funzione della temperatura ambiente dove sono le batterie con cui regolare la tensione di carica. Mentre le batterie al piombo normali hanno una tensione di carica pari a 2,4 V X n° elementi (pari 2,4 x 6= 12,4 V per le batterie tipo auto) più o meno costante, le Agm hanno spesso una tensione di carica variabile. In tal senso il sistema di regolazione di carica deve essere adatto, per l'appunto, al tipo di batteria impiegata. Vedi esempio qui: hxxps://www.victronenergy.it/upload/documents/Datasheet-GEL-and-AGM-Batteries-IT.pdf (sostituire le x con t)
            Se si usa una tensione di carica eccessiva le batterie Agm scaldano e si rovinano.

            D3de più efficienti in ambito fotovoltaico

            In questi contesti non si parla di efficienza ma di rapporto energia immagazzinata peso (che per una Pb è molto scarso) ma tu dici sin da subito che non ti interessa questo aspetto quindi...

            Resta il problema che quel tipo di batterie non è stata pensata per il ciclo di carica\scarica che gli fai fare tu. Ciò non significa che ti esploda tra le mani ma che, quasi sicuramente, la sua vita utile accorcerà... oppure (faccio un esempio): usi 'sta roba per alimentare una plafoniera a led (che è un carico insignificante) poi un domani ti serve, in emergenza, quella batteria per un uso più gravoso - tu sei convinto che non avrai problemi perché la batteria ti funziona - SORPRESA: la batteria muore improvvisamente perché è stata tanto tempo a fare quei cicli di carica\scarica per lei scorretti.

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