Consultazione per aggiornare il regolamento alla base dei contratti di telefonia

handymenny · 2023-04-11T16:36:40+00:00

Agcom ha avviato una consultazione pubblica per la "revisione del regolamento in materia di contratti per la fornitura di servizi di comunicazioni elettronic...

rickyces

andreagdipaolo
Bastava bloccare sul nascere la possibilità di questi adeguamenti automatici aleatori, invece è stata complicata la situazione, poiché tutto sarà possibile: inflazione base implicitamente accettata, inflazione con markup, soglie minime ecc.

Vuoi aumentare il prezzo della mia offerta senza averlo concordato al momento della sottoscrizione? OK, mi fai la modifica unilaterale con il nuovo prezzo. Al massimo ti permetto di programmare per iscritto eventuali aumenti futuri predeterminati (nel limite della chiarezza e trasparenza), così già oggi so se e quando mi conviene recedere.

La cosa del calcolatore è ridicola, come è anche assurdo affermare in anticipo che il settore telefonia avrà sempre aumenti di costi pari o superiori all'inflazione dell'anno precedente. Così facendo si va ad alimentare l'inflazione stessa, anche senza l'implicazione di reali motivazioni sottostanti.

edofullo

[cancellato] E se saranno obbligate ad averle, già li vedo a piazzarle a prezzi folli giusto per fare in modo che non abbia senso farle.

andreagdipaolo

giuse56 Quindi anche Dimensione ed altri ISP dovranno adeguarsi. Attualmente funzionava che per la cessazione si pagava un importo pari ad una mensilità

Quello mi sembra il minimo.
Alla fine ogni operatore deve semplicemente togliere a bilancio 20-30 euro per ogni cliente, ma già ora molti chiedevano meno, tipo TIM che vuole 5€ in migrazione o altri che chiedono 10-15.
Basta farli pagare prima...

mark129 Da dove salta fuori?

C'era anche nella bozza, e WindTre lo fa già da mesi:

Ma ovviamente per garantire l'assenza di rimodulazioni costa un "pochino" di più 😅

Ad ogni modo, la delibera non è stata ancora pubblicata.
Presumo sia saltato il meccanismo di notifica della scadenza offerta con proposta della migliore.
E forse è saltata pure la voce secondo cui era garantita la restituzione del modem e la cessazione delle rate per i servizi scadenti provati da nemesys.
A questo punto direi che esce lunedì e poi valutiamo, farò un altro riassunto.

simonebortolin

andreagdipaolo E forse è saltata pure la voce secondo cui era garantita la restituzione del modem e la cessazione delle rate per i servizi scadenti provati da nemesys.

Seriamente? Cosa è così possono dare la colpa al fornitore e festa finita?

andreagdipaolo

simonebortolin Boh, come ho detto la delibera non è ancora online. La leggeremo con cura.

Arnoldt3

Ci sono novità in merito alla delibera? Immagino di no e che bisognerà attendere per lo meno la prossima settimana affinchè le attività riprendano in pieno.

handymenny

AGCOM ha pubblicato la delibera conclusiva: 307/23/CONS

Il regolamento va a modificare quello che era il regolamento approvato con la delibera 519/15/CONS

La delibera è abbastanza lunga e complessa, vi invito a leggerla in tutte le sue parti (compresi gli allegati) e segnalarmi eventuali errori.

Cercando di sintetizzare i punti più salienti:

Ambito di Applicazione
Le tutele di questo nuovo regolamento si applicano ai contratti stipulati con gli utenti finali, inclusi consumatori, microimprese, piccole imprese e organizzazioni senza scopo di lucro.
Le categorie diverse dai consumatori possono rinunciare in tutto o in parte a queste tutele, mediante specifiche clausole presenti nel contratto.
Trasparenza
Rispetto alla versione del 2015, vengono dettagliati maggiormente gli obblighi in materia di trasparenza precontrattuale. Tali informazioni devono essere fornite su supporto durevole (anche digitale) e includono, tra le altre cose, informazioni sulla qualità, quantità e costi dei servizi offerti.
Durata del contratto (nuovi contratti)
- I contratti non possono avere una durata minima iniziale superiore a 24 mesi.
- Almeno una tra le offerte disponibili deve avere una durata minima iniziale non superiore a 12 mesi.
- Possono superare il limite di 24 mesi la rateizzazione dell'installazione (che non può includere la fornitura di terminali), servizi supplementari e rateizzazione di apparati terminali supplementari.
Recesso o disdetta
- Gli utenti finali possono esercitare il diritto di recesso entro 60 giorni dall’avvenuta comunicazione di modifica delle condizioni contrattuali, ma dal trentunesimo giorno l'operatore può applicare le nuove condizioni. Quindi il preavviso minimo si riduce a 30 giorni dall'introduzione della modifica.
- Dopo 24 mesi dalla sottoscrizione del contratto i costi di disattivazioni non sono dovuti. (nuovi contratti)
- In caso di recesso o disdetta, l'operatore addebita all’utente finale i costi di disattivazione, i corrispettivi dovuti per i servizi erogati fino all'efficacia del recesso/disdetta e gli eventuali costi da recuperare per le apparecchiature terminali o rateizzazioni. Fermo restando la facoltà per l'utente finale di restituire le apparecchiature terminali non acquistate (= per apparati acquistati è un vostro diritto non doverli restituire, non più una scelta).
Migrazioni e portabilità
- Gli operatori devono informare l'utente su quale procedura tecnica di migrazione/portabilità verrà utilizzata, indicando anche se la stessa prevede un numero provvisorio.
- L'operatore donante è tenuto a continuare ad erogare il servizio (alle stesse condizioni tecniche ed economiche), fino al completamento della portabilità/migrazione.
Pacchetti
Nel caso in cui diversi servizi o terminali vengano venduti in bundle con un servizio di accesso ad internet, a tutte le parti si applicano le stesse condizioni in termini di durata, diritto di recesso, trasparenza e portabilità del numero.
Esempi di pacchetti sono energia + gas + fibra o fibra + licenze software + servizi cloud.
Indicizzazione
- Clausole di indicizzazione possono essere aggiunte ai contratti esistenti solo dopo esplicita accettazione in forma scritta da parte dell’utente finale
- In assenza di consenso esplicito, eventuali clausole di adeguamento dei prezzi al consumo già comunicate ed introdotte nei contratti devono considerarsi nulle
- L'Applicazione dell'adeguamento all’indice dei prezzi al consumo, non da diritto al recesso senza costi se:
  - L'indice scelto è il FOI senza tabacchi
  - All'indice non vengono aggiunti coefficienti, applicate soglie o quant'altro
  - Il contratto obbliga l'operatore ad applicare le riduzioni dell'indice
  - La prima applicazione dell'adeguamento avviene dopo 12 mesi dalla sottoscrizione del contratto
- Nel caso in cui l'adeguamento del punto precedente sia superiore al 5% del canone, l'utente finale può passare, senza costi, ad un'offerta analoga che non preveda questo meccanismo di adeguamento.
- Nel materiale commerciale e pubblicitario, gli operatori informano gli utenti della presenza di clausole di indicizzazione ogni volta che si menziona il prezzo dell'offerta. Utilizzando stesso font e dimensione del carattere del prezzo stesso.
- Gli operatori devono inoltre dettagliare l'eventuale tipo di adeguamento previsto, l'indice utilizzato e la frequenza di adeguamento, oltre che fornire tabelle e tool per stimare i possibili aumenti.

GusEdgestream

handymenny Nel caso di TIM chi ha sottoscritto l’indicizazzione nel contratto, in caso di aumento puo’ recedere senza costi perche’ non rispetttano diciamo nessuna regola “politically correct” sui coefficienti?

andreagdipaolo

handymenny Grazie per il prezioso riassunto

yhcim86 Certo che no, quelle sono rimodulazioni classiche.

handymenny

GusEdgestream si, ma è ben più "grave" la cosa. Tecnicamente non esistono contratti con indicizzazione, perché dubito che ti abbiano chiamato per chiederti se accettavi l'indicizzazione o l'abbiamo scritto a caratteri cubitali nelle pubblicità.

GusEdgestream

handymenny ovviamente ho usato “sottoscritto l’indicizzazione” perche’ ho attivato una FTTH a luglio 2023.

Questi sono i dettagli dell’indicizzazione applicata da TIM per tutti:
https://www.tim.it/assistenza/info-consumatori/news/2022/adeguamento-annuale-inflazione

Stando ai documenti/regole AGCOM che hai postato
e le modalita’ di indicizzazione applicata e scelta da TIM, si puo’ recedere senza costi in qualunque caso o sbaglio l’interpretazione?

yhcim86

Praticamente si potrebbe andare di concilla web per farsi riportare il canone a come era in origine se uno ha un contratto es il mio con la Tim premium mega ormai attivo da circa 6 anni???? Ho subito solo una rimodulazione passando da 29,90 a 32,80 lo scorso maggio!!!

handymenny

GusEdgestream ovviamente ho usato “sottoscritto l’indicizzazione” perche’ ho attivato una FTTH a luglio 2023.

si però se non hai accettato esplicitamente di essere soggetto all'indicizzazione, probabilmente quella parte del contratto è stata appena annullata dalla nuova delibera.

GusEdgestream si puo’ recedere senza costi in qualunque caso

si, se tu dovessi accettare esplicitamente quel meccanismo di indicizzazione, ogni modifica a tuo svantaggio ti darebbe diritto al recesso senza penali (gli apparati acquistati e installazioni rateizzate le continui a pagare).

GusEdgestream

handymenny sostanzialmente dal momento che sottoscrivi una nuova offerta TIM, ti ripetono varie volte che applicano l’indicizzazione, e TIM per snellire la gestione, applica un unico metodo di calcolo per tutte le offerte che é quello del link.

Personalmente posso dire che ne ero stato informato adeguatamente, ho fatto contratto di 2 anni senza apparati a nolo, ho valutato che di sicuro 1 aumento lo prendo e potrei valutare di passare ad altro.

Che AGCOM ritenga non corretto l’applicabilia’ sui vecchi contratti ci sta tutta, sui nuovi come il mio potrebbe alla fine spuntarla per essere lecito.

L’utilizzo di un indice di un paniere, in cui la stessa offerta aumenta fara’ calcolo é decisamente allucinante, come il non considerare i valori negativi e una percentuale fissa a prescindere. Va bene indicizzare all’inflazione, ma fanno una formula che va ben oltre il valore dell’inflazione reale.

yhcim86

andreagdipaolo

Io ho avuto l'aumento causa Tim del 10% per adeguamento al mercato non una rimodulazione.
Fare un tentativo non nuoce no???

simonebortolin

yhcim86 i primi aumenti causa inflazione non partiranno prima di aprile 2024. Direi che la tua è una rimodulazione

yhcim86

simonebortolin se ritrovo le vecchie bollette vi ridico come sta la situazione domani mattina rivisto in soffitta!!

handymenny

yhcim86 però per favore, fallo in una nuova discussione dedicata alla tua situazione

yhcim86

handymenny sarà fatto certamente grazie mille

Arnoldt3

Ho dato un'occhiata alla delibera e mi sembra di aver capito che per i contratti già in essere, si debbano corrispondere all'operatore le somme dovute alla dismissione della linea, anche se il contratto è in piedi da più di 24 mesi. Ciò non vale per i contratti stipulati dopo l'entrata in vigore della delibera. Inoltre, nei nuovi contratti indicizzati, non si può recedere senza penali, in quanto la variazione del prezzo è ritenuta un'adeguamento all'inflazione e non una rimodulazione, sempre che l'indice di adeguamento Istat sia chiaramente indicato e faccia riferimento al FOI. Per i vecchi contratti invece, mancando il consenso esplicito del cliente, vale il diritto di quest'ultimo di recedere senza penali. I provider hanno tempo sei mesi per adeguarsi alla delibera. E' corretto o mi è sfuggito qualcosa?

handymenny

Arnoldt3 sostanzialmente sì è corretto. In realtà per le clausole di indicizzazione dei contratti pre-esistenti, senza accettazione esplicita della clausola di indicizzazione, gli operatori non hanno nemmeno la base per proporre quell'aumento. Certo possono trasformarlo in una normale rimodulazione.

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