andreagdipaolo La clausola penso rimanga ma le variazioni se applicate in quella maniera sono nulle. La clausola andrebbe modificata e per fare ciò andrebbe chiesto il consenso esplicito scritto.
Diciamo che in tal caso sarebbe magari "quella" la norma "transitoria" ma se l'operatore richiede di nuovo il consenso all'indicizzazione e secondo il regolamento il rifiuto espresso equivale al mantenimento delle condizioni precedenti, quali sarebbero queste ultime?
Es. TIM: i rimodulati di Marzo scorso, ad Aprile 2024 contestando al Corecom l'aumento del 3.5% + IPC cosa potrebbero chiedere? Lo status quo ante rimodulazione 2023 o cosa di diverso?
Nel primo caso li si rimette in termini e la norma è sostanzialmente retroattiva (nulla osta, non è norma penale), ma questo significa far tabula rasa di tutte le rimodulazioni avute negli ultimi 9-12 mesi ( = penso che gli operatori si dorranno della cosa nelle opportune sedi, con possibili ricorsi e ricorsi).
Nel caso non fosse così. gli utenti potrebbero solo recedere senza spese (cosa che avevano però già escluso di fare accettando la variazione), e questo vuol dire che la norma non avrà alcun peso sostanziale sui contratti modificati (= temo che tutti gli operatori, specie quelli che mettono a bilancio gli incassi per spese non conformi - vedi Wind per le spese di recesso / migrazioni - si affretteranno a rimodulare quanti più utenti possibile prima dell'entrata in vigore del nuovo regolamento).
C'è, è vero, il precedente del nuovo Codice delle Comunicazioni Elettroniche, che ha impattato tutto, il nuovo e l'esistente (vedi TIM per restituzione modem), con la differenza formale (e sostanziale) che il rango di quella legge (e quindi la sua cogenza, la sua forza obbligante) è >> di quella di un regolamento AgCom (norma derivata), senza tralasciare il fatto che una legge dello Stato (tra l'altro di derivazione europea, il che per certi versi la "rafforza") è impugnabile solo incidentalmente per anti-costituzionalità.
Io non ho contatti in AgCom, ma sarebbe interessante capire cosa hanno pensato i loro uffici legali, visto che o al Corecom dal 2024, o al TAR / CdS, la cosa gli procurerà verosimilmente parecchio lavoro.