Manu89 ok però per prima cosa dovresti individuare un ambito di applicazione, altrimenti diventa quasi impossibile realizzare qualcosa di effettivamente utile ed efficace. Per ogni ambito di applicazione esistono degli specifici sensori che permettono di misurare le stesse grandezze.
Ti faccio un esempio pratico su alcuni sensori che mi è capitato di usare svariate volte.
Sugli aerei e sulle macchine da competizione sono montati i tubi di Pitot per misurare la differenza di pressione e quindi la velocità della corrente. Lo stesso tubo di Pitot può essere montato in galleria del vento ma se c'è la necessità di effettuare misurazioni più accurate e meno intrusive cercando, ad esempio, di avvicinarsi il più possibile allo strato limite si devono utilizzare dei sensori ancora più precisi (e più costosi) come, ad esempio, l'anemometro a filo caldo. Aumentando ancora il grado di accuratezza e il numero dei piani di misura si possono utilizzare ad esempio delle tecniche tipo la StereoPiv o la TomoPiv basate sull'utilizzo di particelle traccianti, laser e telecamere.
Mentre il tubo di Pitot si può utilizzare quasi ovunque, queste altre tecniche si usano esclusivamente in laboratorio o comunque in ambienti controllati.
Tutto questo per dire che prima di tutto va individuata la grandezza fisica (o il set di grandezze) da misurare, dopodiché va scelto il grado di accuratezza e contestualmente il "luogo" dove utilizzare tali sensori.