Marco25 Un certo livello di anonimato
Io trovo sinceramene curioso che le persone si preoccupino di più di proteggersi dal proprio Stato - sul quale hanno un minimo di controllo come cittadini ed elettori - che da società straniere a scopo di lucro sul quale non hanno alcun controllo, alle quali forniscono tutti i dati per identificarle in modo preciso, per poi essere usati contro loro stessi.
Marco25 per chiedere a Facebook la lista di tutti i dissidenti da chiudere in cella
Quale Stato democratico qui in Occidente può fare quello? Se diventa uno Stato autoritario otterrà da chi vuole, nolente o volente tutto quello che gli serve. Ripeto - il problema è evitare che lo Stato degeneri, poi diventa un si salvi chi può, e attenzione che un certo tipo di propaganda senza freni è esattamente quello che serve a chi vuole fare degenerare uno Stato.
Come ho scritto sopra, non facciamo confusione fra riservatezza/privacy e anonimato. Siamo perfettamente d'accordo che qualsiasi accesso a informazioni protette dal diritto alla riservatezza deve avvenire tramite procedure legali e conformi ai diritti costituzionali. Ma questo te lo può garantire solo uno Stato democratico e funzionante - non te lo garantirà MAI nessuna azienda privata che fa solo i propri interessi. Perché poi fare i proprio interessi può diventare proprio fornire tutti i dati al rais di turno. Ci sono casi nei quali va garantito l’anonimato, ma se ne fai la regola attenzione alle conseguenze, perché ci sarà chi ne approfitta per fini malvagi.
Io non sto nemmeno dicendo che debbano essere vietati pseudonimi/nickname. Ma solamente che non ci può non essere alcun meccanismo che implichi la responsabilità legale di quello che si fa o si dice pubblicamente online. A meno che non si voglia esattamente una zona senza leggi dove vale solo il diritto del più forte. Poi basta non lamentarsi quando si diventa le vittime.
Comunque Facebook & C. partecipano allegramente al programma FISA di sorveglianza, e sono soggetti al CLOUD Act nel qual caso devono persino fornire dati detenuti all'estero e quindi fuori dalla giurisdizione USA. Non uno di loro ha sollevato obbiezioni riguardo questi programmi, perché non tocca i loro profitti. Anzi, Facebook sta facendo di tutto per violare il GDPR impunemente. Quello di cui hanno paura è qualsiasi regolamento che mini i facili profitti, qualsiasi danno a lungo termine possano provocare. Non sono diversi da quelle società pronte a inquinare e creare seri danni pur di produrre con minori costi.