È la tua frase ricorrente.
Juza anche se fosse si trovano ottime micro sd di capienza adeguata a prezzi onesti quondi al massimo le si cambia più spesso
Ma perché uno deve mettersi nella condizione assurda di perdere volontariamente dei dati causando la morte prematura abusando dello strumento di memorizzazione sottostante facendogli fare cose per le quali non è pensato? Hai idea di quante scritture avvengono su mozziconi (visto che con te chunk non si può scrivere, essendo termine tecnico ma anglofono) di file scambiati dal programma di torrente (visto che non ho usato l'inglese neanche stavolta?), soprattutto su un file system (traducimelo tu in italiano) con registro (journaled, per gli amici) come NTFS?
Maddai... soluzioni alla aranzulla lasciamole a chi l'informatica non l'ha mai vista, non a chi frequenta un forum di livello medio-alto. Quel che proponi è una cazzata, senza sé ne mah, e te lo scrivo pure in italiano.
Oh, comunque, endurance è un termine tecnico non strettamente traducibile (se non con un verbosissimo "resistenza alle scritture nel tempo"), e piuttosto che sentire certi milanesi (ma non solo ormai) che se ne escono con le italianizzazioni più assurde ("Caio, mi restarti il servizio X?") che mi fanno accapponare la pelle, dove non esiste un termine italico consono le ho sempre messe in corsivo apposta.
Juza 2) la "endurance" (italiano mai mi raccomando) è relativa in quanto una micro sd da 256 GB, di marca , che ho in un tablet da 4 anni e sulla quale scrivo diversi GB al giorno tira ancora il carretto quindi.
Buon per te, spero tu faccia le "copie di salvataggio" della roba che c'hai dentro. Ma un uso su di un tablet non è la stessa cosa di quel che proponevi tu, soprattutto se con file system non pensati per l'uso su di memorie esterne senza resilienza né meccanismi di gestione furba (ricordo che basta togliere alimentazione al momento sbagliato ad una sd card per mandarne in malora l'intero contenuto, non sono strumenti pensati per un uso intensivo come una memoria di massa permanente).