[cancellato] Pacifico, ma per contro lo Stato potrebbe garantirti meno servizi e meno strutture, s
Io gradirei che tutti pagassero sulla base di quanto effettivamente guadagnano e mi sembra ingiusto che si sia considerati grandi ricchi a partire dai 50.000 in su. Credo che negli scaglioni bassi ci siano molte persone che non dichiarano tutto quello che guadagnano e lo fanno perche' ritengono loro diritto di legittima difesa (io mi lamento di essere un super ricco con aliquota marginale uguale a chi guadagna 10 volte me, ma poi fatturo e dichiaro tutto).
Quanto ai servizi che lo stato eroga, ti sfugge che una persona sana, che non si ammala, non va in ospedale, e lavora non ha bisogno di alcuna assistenza, oppure potrebbe pagarsi l'assistenza privata al massimo livello con 1/3 del risparmio d'imposta che avrebbe: il welfare statale non mi eroga alcuna prestazione in questo momento, e mi chiede di pagare profumatamente quelle erogate ad altri, alcuni dei quali potrebbero pagare qualcosa ma non pagano proprio niente perche' evadono alla grande.
Questa e' una constatazione, un dato di fatto: poi ognuno trae le proprie conseguenze.
[cancellato] se non comprendi questo, due son le cose: o per te il lavoro degli altri non vale niente (che non li vogliamo pagare medici, poliziotti, vigili del fuoco, .... ?), o pensi che lo Stato sia un'azienda che si possa mantenere spendendo soldi che non recupera. Entrambe le cose, durano poco.
Io pago e voglio pagare la mia parte dato che dichiaro quello che guadagno.
Sopra i 100.000 euro siamo solo l'1,21% dei contribuenti ma paghiamo il 19,9% delle imposte: secondo me, siamo MOLTI di piu' sopra i 100.000 e quindi la mia lamentela non e' che io non voglio pagare ma che sarebbe giusto che chi guadagna come me sopra i 100.000 saltasse fuori proprio per aumentare le entrate ridistribuendo il carico secondo equita'.
Questo e' un discorso molto diverso da quello che tu dimostri di aver capito: motoro non vuole pagare perche' in america pagherebbe di meno, e' quello che hai capito tu; motoro vuole pagare ma chiede che insiema all'1,21% dei contribuenti dichiaranti un reddito sopra 100.000 saltassero fuori o venissero fatti emergere tutti quegli altri, che non sono pochissimi, e' il mio pensiero.
Il limite dei contanti ha subito almeno dieci modifiche ed e' stato per molto tempo a 1.000 euro: e' cambiato qualcosa? No, siamo sempre all'uno virgola sopra i 100.000 (e sono 100.000 lordi che poi si dimezzano solo di irpef e addizionali, poi ci sono tutte le altre tasse e tassette).
Quindi il mio giudizio sul limite del contante e': si forse qualcosa fa ma io non ho avuto vantaggi, teniamolo ma non e' che diventiamo al 10% sopra i 100.000 in tempo zero, dobbiamo fare controlli e dobbiamo rendere possibile l'emersione.
[cancellato] Il mio post riguardava una tua visione distorta di quel che è il POS
Non e' avere una visione distorta, considerarne i pro e i contro: non puo' essere tutti pro, ci sono anche dei contro, ma hai capito che io sono per l'obbligo come e' adesso, che l'ho messo e lo uso con grande soddisfazione (40.000 euro di fatturato pagato in contanti e 86.000 in pos)? Mi rimane il dubbio che tu sia rimasto fermo all'idea che se uno dice, il pos non e' il massimo per un anziano o per un turista altospendente, voglia concludere che no, allora non va messo obbligatorio, che se uno dice il pos non e' gratis ma potrebbe avere dei costi, che essendo stabiliti nel mercato delle banche sono costi che possono variare unilateralmente ex art. 118 TUB, non vuole dire che allora va eliminato (io tra l'altro ho verificato negli anni che lo uso e usato che i costi tendono a zero).
Si fa un'analisi costi benefici in relazione a varie situazioni tipo.
Allo stesso modo quando si analizza l'utilizzo del contante, non si puo' dire che e' solo per transazioni illegali, bisogna dire oltre quale soglia il sospetto viene, qual e' la quantita' di contante lecita (intesa come grandezza stock che si possiede) la quale e' presto detto quale sia: quella degli incassi fatturati/dichiarati, quella prelevata in banca convertendo un reddito percepito legalmente. Quindi non ha fondamento dire che se uno ha 5.000 in contanti sono sicuramente illeciti: lo saranno se uno non ha dichiarato un guadagno di 5.000 ma se uno li guadagna e li dichiara/fattura, li puo' tenere a suo rischio e pericolo in contanti in casa.
C'e' un costo del denaro, ma non in quanto tale ma in base alla quantita' che si movimenta e che si deve difendere: quindi il costo tende a zero, come per il pos, sulle piccole quantita', ma se devi movimentare centinaia di migliaia di euro in contanti (tipo i supermercati o le banche) il costo e' incrementale. In parte il discorso vale anche per le carte di credito: una american express black https://greenwallet.it/american-express-black-nera/ non costa poco ma ci compri tutto (ad avere i soldi sottostanti).
Non puoi evidenziare il furto di contante e non la truffa al bancomat o viceversa, ma non per dire e' sempre piu' rischioso questo o quella, ma per ragionare dove puo' stare il problema.
Il contante e' emesso dalla banca centrale, e' un mezzo di pagamento pubblico; il pos e' un sistema di pagamento privato, ci sono delle commissioni (e ci mancherebbe altro, e' un servizio) come l'uso del contante ha dei costi e dei rischi, anche il circuito di pagamento digitale puo' essere tradizionale bancario, puo essere satispay o qualche altro strumento del fintech, non e' che una cosa digitale e' in quanto tale esente da rischi.
Questo per ribadire che non ho alcuna avversione verso l'obbligo di pos ne' verso limitazioni all'uso del contante legalmente stabilite, quindi non capisco questo essere sempre interpretato come se volessi solo il contante, non voglio niente, uso quello che ho e che si puo'