graz Se mi togli le addizionali e mi applichi il forfettario assolutamente nessun problema, anzi..
Vedi che gia' poni delle condizioni: chi non ha mai per sua scelta installato il POS, e se lo vede imposto, e' NATURALE che protesti e si puo' anche capire, si va a incidere su un'abitudine e gli si impone di organizzarsi diversamente e di spendere qualcosina, resta il fatto che secondo me e' cosa buona e giusta che tutti ce l'abbiano il POS, poi si puo' anche discutere caso per caso il problema VERO quale potrebbe essere.
andreagdipaolo Quale forfettario si rifornisce da altri forfettari? Dai, è un caso raro.
Ribadisco: il forfettario non detrae l'IVA e quando si rifornisce, la paga come fosse un privato. Inoltre, quando emette fattura, la stessa e' esente IVA.
Se ha il conto corrente, non ne detrae i costi, se ha il POS (che e' il tema del topic) idem, paga e basta, dato che la detrazione e' forfettaria quindi potrebbe avere zero costi e detrarrebbe uguale o potrebbe avere il 70% di costi e non li detrarrebbe oltre la sua misura forfettaria.
Sono piccolezze ma resta il fatto che concettualmente a certe persone, per principio, non sembra giusto pagare una percentuale sull'incassato alla banca.
andreagdipaolo I commercianti forfettari pagano il 15% o il 5% sul 40% del fatturato, non su tutto.
In realta' al fatturato si applica un coefficiente di redditività che e' una percentuale fissa per ogni tipologia di attività (si va da una base imponibile del 40% dei commercianti al 78% di quasi tutte le attività nei servizi), che va a determinare quale parte dell’incassato sia da sottoporre a tassazione, e quale invece da considerare come costo correlato all’attività.
https://it.wikipedia.org/wiki/Coefficiente_di_redditivit%C3%A0
Il concetto di base e' che (a parte i contributi previdenziali che vengono detratti analiticamente) i costi effettivamente sostenuti non sono presi in considerazione, quindi un forfettario ragiona come un privato e cerca il risparmio o di evitare ogni spesa perche' tanto non la detrae. E' il classico che rompera' le balle sul POS, per dire, se appena appena sono in pochi a richiederglielo.
TestNow Ci sono commercianti che per evitare ammanchi dovuti al dipendente infedele, che vende casomai al bancone, non batte lo scontrino e si fa dare i soldi dal cliente e inavvertitamente invece di depositarli in cassa se li mette in tasca, o ancor peggio nelle mutande, casi che capitano frequentemente, e
Per risparmiare su quei costi che dici, dovrebbero sparire tutti i contanti, ma siccome nel dettaglio le percentuali di transazioni per contanti superano anche l'80% in numero e anche in valore sono abbondantemente oltre il 60% (fonte BCE e banca d'Italia, andate a cercarle se volete), il commerciante anche se accettasse il POS (come fara' il 99% dei commercianti normali) dovrebbe gestire uguale il contante.
Siccome per quelli e' attrezzato, si lamenta del POS perche' e' una cosa nuova che gli costa una percentuale sul fatturato, gli impone di andare in banca a nagoziare un nuovo contratto e di prendere tutta una serie di misure organizzative che nella sua ottica non vorrebbe prendere.
Non e' che chi si lamenta abbia ragione, ma capire il perche' a volte aiuta.
TestNow Ma se c'è chi spende migliaia di euro per queste macchine e paga fior di canoni per l'assistenza, altro che quella dei POS, ci sarà ben un motivo?
TestNow In molte farmacie e i negozi del sud è diventato un mezzo antirapina ... fai i tuoi conti se è così vera la tua arrampicata sugli specchi in difesa del contante.
E infatti quelli accetteranno il POS.
Ti sfugge proprio il concetto che uno si voglia organizzare come crede, pensando invece di essere tu a dovergli spiegare come organizarsi. E' il fare una cosa perche' e' obbligatoria che ruga, l'italiano e' anarchico e disorganizzato per natura, ma brillante nel trovare soluzioni ed escamotage!!
Stiamo poi parlando di potersi rifiutare di ricevere micropagamenti col POS, il caffè o il pranzo al bar, dal parrucchiere, al banchetto al mercato ecc. ecc. attività che non e' che hanno chissa' quali incassi a fine serata, prendono i contanti e li danno di resto, pagano al volo questo o quello, li fanno girare.
Da come parli tu sembra che a fine serata uno esce dal suo esercizio commerciale con le tasche che grondano di contanti, ma io non vedo tutta questa abbondanza nel piccolo commercio, vedo gente che corre in equilibrio sul baratro del fallimento e che lotta tutti i giorni per non chiudere, pagare le rate del mutuo, mandare i figli a scuola, permettersi qualche piccolo lusso come le vacanze ecc. ecc.
TestNow Se non li deposita c'è puzza di marcio ... chi non ama la trasparenza è perché ha interesse a stare nella penombra.
Se nel commercio al dettaglio (piu' del) 80% delle transazioni avvengono in contanti, non e' che sono tutte in nero, perche' poi una parte dei contanti viene anche depositata in banca ma se passano dal POS paghi una (piccola) commissione, che tra l'altro colpisce anche quella parte di spesa che sono tasse (iva ad esempio), se li versi tu non c'e' alcuna commissione.
Detto questo, chi e' avverso al pos di solito e' un piccolino, un border line che usa i contanti per pagare le spese che ha, nella sua ottica li usa per sopravvivere e li vuole tutti fino all'ultimo centesimo: non ho mai sentito di un'attivita' lecita che rifiuti il POS quando alla base c'e' un buon margine, sono i "poveracci" che si lamentano perche' soffocano di spese e costi e vedono tutto come una spesa e un costo da tagliare perche' altrimenti non si va avanti (nella loro ottica); quelli che hanno tutti i clienti che pagano in contanti queste piccole spese e poi arriva lo sbarbato col cellulare da 1500 euro che gli chiede di pagare col pos il caffe', sono queste cose qui ideologiche che fanno scattare la mosca al naso e che fanno da contrappeso a quello che pretende il POS sul caffè perche' se no il barista esce con le valige piene di contante alla sera