x_term , Niente affatto. In Italia, come in tutti gli ordinamenti positivisti (quelli che gli anglofoni chiamano civil law systems), la consuetudine è fonte del diritto solo praeter legem, cioè in assenza di legge, oppure secundum legem, cioè se integra la legge senza entrare in contrasto con essa. L'usum (o consuetudo) contra legem è vietato. In questo caso la legge c'è, e impone di chiedere i permessi per la fibra a ogni singolo comune. Quindi se chiedo i permessi per Milano non posso posare la fibra in un fantomatico hinterland che non si sa bene giuridicamente cosa sia (e infatti a Nova Milanese quando io abitavo a Milano la fibra non c'era. E non c'era neanche a Cologno Monzese, a Monza e a Cinisello Balsamo, mentre arrivava in qualche palazzo di Sesto San Giovanni. In compenso c'era in qualche complesso direzionale dalle parti di Assago e Rozzano, a Segrate e a Basiglio, e non parliamo sempre di comuni contingui).
La Regione autonoma Friuli - Venezia Giulia ha potestà legislativa esclusiva in materia di enti locali. Corretto. Lo statuto speciale prevale sulla Costituzione in quanto legge costituzionale. Le province sono state soppresse anche se la soppressione non è pienamente operativa (sono in liquidazione). Le competenze sono state trasferite a regione e ai comuni (non direttamente alle associazioni dei comuni, anche se sono state emanate norme che favoriscono la gestione in forma aggregata dei servizi, definite dalla legge raegionale 26/2014 «forme di esercizio associato di funzioni comunali», attraverso le unioni territoriali intercomunali, alle quali non ho capìto se c'è obbligo di aderire o meno, visto che la loro introduzione ha determinato un conflitto di attribuzione tra Stato e Regione e anche un contenzioso interno e non sono aggiornato su come sia andato a finire).
Il fatto che Poste italiane S.p.a. (soggetto privato gestore del servizio universale di corrispondenza, che rappresenta una percentuale infinitesimale del suo fatturato e dei volumi della sua attività) utilizzi le sigle delle vecchie province nella codificazione postale non ha nessuna importanza; è un soggetto privato e può fare ciò che vuole (la codificazione postale non è regolamentata dalla legge e non fa parte del servizio universale; tra l'altro Poste italiane da diversi anni tenta di farsi pagare l'utilizzo del CAP da parte di altri gestori postali sostenendo di detenerne la priorità intellettuale). In ogni caso tali sigle non sono state scelte da Poste italiane, bensì dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che le ha approvate con proprio decreto tenendo in considerazione gli enti di area vasta in base a come vengono considerati per l'articolazione degli uffici della MCTC sul territorio; ai fini di questa classificazione anche la Valle d'Aosta è considerata come se fosse una provincia, anche se la provincia di Aosta non è mai esistita, e sono assimilate alle province le province autonome di Trento e Bolzano (che non sono enti locali ma enti territoriali dotati di potestà legislativa, come le regioni), le vecchie province regionali della Regione siciliana (oggi soppresse e rimpiazzate in tre casi da città metropolitane e nei rimanenti sei da liberi consorzi intercomunali) e le città metropolitane.
Comunque siamo tremendamente off topic; se ti appassiona l'argomento possiamo parlarne altrove.
PS
Sono davvero sorpreso del livello intellettuale di tutti i partecipanti a questo forum. Complimenti.