Situazione:
rete TIM attiva a nome di mia nonna da circa 30 anni. Nonna è morta nel 2000, ma noi a casa abbiamo sempre pagato puntualmente e non ci andava di cambiare.
Dal 2013 siamo stati con una merdosissima 35/70mega tim misto rame, nessuna ftth, € 50-55 circa al mese (stendiamo un velo pietoso).
A gennaio finalmente openfiber collega la fibra nel palazzo, provvedo a fare un'attivazione con fastweb.
Il 6 marzo 2022, io e mio padre (di anni 73, in quanto erede di nonna) provvediamo ad inviare la consueta PEC a disattivazioniclienti con tutta la documentazione necessaria, chiedendo disdetta per causa di morte. Il giorno stesso stacchiamo tutto, ed entro i trenta giorni inviamo tutto con pacco su a Milano (modem e cavi) come da istruzioni.
Passa più di un mese, non riceviamo nessuna comunicazione/risposta, mi attacco al 187 (è il 10 aprile 2022) e dicono che non trovano la pec e che se gli giro per mail (su indirizzo non pec) la pec, provvedevano a fare subito la disattivazione.
Lo faccio, e do per "chiusa" la cosa. In realtà scoprirò che la disattivazione l'hanno fatta l'8 maggio (perchè secondo loro dalla data di comunicazione hanno 30 giorni per chiudere la pratica).
Nel frattempo, mi sono arrivate le seguenti fatture:
- fattura relativa al mese di marzo - pagata, anche se la disattivazione con PEC è stata inoltrata il 6 marzo
- fatturona finale arrivata i primi di giugno, con 30€ di cessazione linea (e ok) + l'addebito delle competenze per tutto il mese di aprile più i primi 8 giorni di maggio. Totale fattura quasi 100€, con scadenza il 13 luglio 2022.
Quest'ultima fattura non l'abbiamo pagata, perchè a mio avviso è irrilevante quello che loro decidono per procedure interne. Se la disattivazione si fa per pec, si fa per pec.
Nel frattempo fra l'altro mio padre è morto quindi ora l'erede dell'erede della linea sono io.
Verso il 20-25 di giugno dopo alcune chiamate inutili al 187 con scarico di responsabilità e risposte evasive, riesco a farmi aprire un reclamo (ho preso nota del codice). Io contesto l'addebito delle competenze di aprile e maggio, dato che la linea era già cessata.
Il 12 luglio essendo la fattura in scadenza e non avendo ricevuto nessuna risposta, richiamo il 187, e l'operatrice propone di spostarmi la data di scadenza della fattura di 15 giorni al 28 luglio, per evitare more (l'avrà fatto ? dall'area personale non vedo nulla).
Il 27 luglio richiamo nuovamente il 187, ma questa volta non possono spostarmi nuovamente la scadenza della fattura in questione, che a quanto pare si può fare una sola volta. Il reclamo è ancora "in lavorazione".
Secondo voi che altro posso fare ? pagarla e poi chiedere il rimborso, oppure risulta più difficile che me li ridiano ? Inviare una pec ? rivolgermi a qualche associazione (se si, quale) ? Attendere e basta ? Non vorrei che poi rifiutano il reclamo e mi addebitano la fattura + la mora + qualche altra spesa e si triplica il costo.
Ovviamente ne faccio una questione di principio, non è certo il costo della fattura ad essere proibitivo. Sono quasi trent'anni che li sosteniamo, e neanche rispondono.
Grazie a tutti se avrete idee o consigli