handymenny ma anche no: io i contratti li voglio sottoscrivere senza concedere alcun consenso privacy, ci mancherebbe altro. In quel caso sarei io a chiamare, o a farmi richiamare, al solo scopo strumentale a concludere quel contratto e a garantirne l'esecuzione. E questo e' sempre permesso, non serve concedere alcun consenso "speciale". Altri consensi per marketing o diffusione a terzi o marketing non sollecitato (che e' il vero problema dei callcenter outbound che appestano la telefonia) o chissa' che altro si possono inventare, col cavolo che li fornisco, manco morto.
Possono far eccezione esclusivamente le newsletter per email, visto che con il mio dominio posso fare alias illimitati, e quindi se un giorno quell'email viene venduta o "leakata" (gia' successo tante di quelle volte...), o semplicemente mi stufo e non ne voglio piu' sapere, elimino l'alias e tanti saluti. Cosi' sono io ad avere il "coltello dalla parte del manico", e non infiniti soggetti ignoti a priori (e spesso anche a posteriori).
handymenny allora, il problema non e' la richiamata che io potrei richiedere, che e' sostanzialmente equivalente alla chiamata che potrei fare direttamente. Il problema e' per chi "trova" (in maniera spesso sempre meno lecita) i miei dati in giro e poi chiama per proporre la qualunque. Questo non va bene.
Certo che se poi, come peraltro mi e' capitato con Vodafone, chiedo il ricontatto dal sito ufficiale, sottoscrivo il contratto, e poi AlmavivA Contact si rivende a cani e porci (e scammer del lotto premium o delle finte Poste e cosi' via) i miei dati personali il secondo dopo che concludo il contratto, nonostante nella registrazione vocale era chiaramente specificato che non fornivo alcun consenso privacy, beh... Mettici anche i callcenter automatici che chiamano due volte al giorno quando va bene... Capisci che uno poi, per rimanere gentili, si inalbera un tantino.