Claudio7890 se l'acqua è abbondante può venir reimmessa nel fiume da cui viene prelevata.
Si, ma una buona parte viene comunque consumata: le enormi torri a forma svasata da cui escono pennacchi bianchi che sono presenti in quasi tutte le immagini delle centrali nucleari non sono ciminiere, come qualcuno ingenuamente pensa, ma torri di raffreddamento ad evaporazione, e il "fumo" bianco è proprio vapore umido che se ne va a disperdersi in atmosfera. Ad ogni modo il concetto di reimmettere l'acqua di raffreddamento nei fiumi è in teoria valido anche per le centrali convenzionali. Solo che in caso di bassi livelli idrici, sia per le centrali convenzionali che per quelle nucleari, la temperatura dell'acqua reimmessa rischierebbe di diventare troppo elevata e quindi potenzialmente dannosa per l'ecosistema.
Claudio7890 Vero che è stato un errore, ma il tempo mediano di costruzione di una centrale atomica è sugli 84 mesi, quindi in 8/9 anni dovrebbe essere un obiettivo fattibile per la prima centrale, NIMBY e ecologisti permettendo.
Sarà senza dubbio la mediana mondiale, ma con la burocrazia e la mentalità italiana temo proprio che da noi i tempi sarebbero su ben altri livelli. E dire "NIMBY e ecologisti permettendo" nella patria dei "no-tutto" è come minimo molto ottimistico. E, infine, nel paese in cui si costruiscono i condomini con la sabbia di mare, chi mi garantisce che le centrali saranno fatte a regola d'arte e controllate severamente, senza che la mafia si infiltri come suo solito quando ci sono miliardi in ballo? Hai visto "sindrome cinese"? La parte in cui il personaggio di Jack Lemmon mostra che le radiografie delle saldature sono state falsificate mi ha sempre fatto pensare a cosa potrebbe succedere in situazioni analoghe nel paese degli scandali...
Claudio7890 Anche il gas naturale e gli idrocarburi in generale, nonché inverter e pannelli solari (quasi tutti fatti da aziende cinesi).
Vero. Volevo infatti rimarcare il punto che la convinzione che spesso si vede passare, quasi sempre "tra le righe" nei dibattiti pubblici, cioè che con il nucleare elimineremmo la nostra dipendenza energetica dall'estero, in realtà è, se non proprio falsa, imprecisa. E mentre il silicio è praticamente ovunque e le fabbriche di pannelli solari volendo si potrebbero costruire anche in Italia, l'uranio se non ce l'hai non ce l'hai.
Claudio7890 Se riduci le perdite (e fai passare gli italiani dall'acqua in bottiglia a quella dell'acquedotto, puoi risparmiare un bel po' d'acqua.
Lo spreco di acqua per via delle carenze della rete è ovviamente inqualificabile, ma di fatto la percentuale di consumo per usi domestici in Italia è inferiore al 10%, molto dietro agricoltura, industria e produzione elettrica, pertanto anche avendo tutti gli acquedotti in perfetta efficienza in un periodo di siccità come questo sarebbe cambiato abbastanza poco. Non capisco invece il riferimento all'acqua in bottiglia: è sicuramente oltraggioso che venga venduta ad un prezzo enormemente superiore a quello a cui il concessionario la paga, oltre all'inquinamento prodotto da plastica e trasporto, ma quella che non venisse prelevata dalle sorgenti minerali verrebbe consumata dall'acquedotto, sinceramente non riesco a vedere dove sarebbe il risparmio idrico eliminandola...