[cancellato] Come letto credo su Wired gli conveniva fare un accordo con la RAI - che a quanto mi risulta è ancora un'azienda pubblica e questo sarebbe anche un uso intelligente del canone, rendendo i contenuti magari un po' più appetibili - solo un melomane asiatico spende 10 euro per vedere un'opera lirica, temo
L'obiettivo della piattaforma era proprio quello di vendere i contenuti italiani al "melomane asiatico", la Rai in tutto questo non poteva centrare perchè se non erro non può proporre contenuti Pay per view (in una ipotetica sezione di Raiplay per esempio). ItsArt non serviva a finanziare in teoria con i denari pubblici i vari eventi.
LSan83 O sei un colosso enorme, tipo Disney, o oggi semplicemente non puoi più entrare nel mercato dello streaming a "colpo sicuro".
A colpo sicuro no, ma sicuramente potresti tentare di non buttare milioni di denari pubblici creando una piattaforma da ex novo in collaborazione con Chili.
LSan83 Una volta che un mercato relativamente "nuovo" come quello dello streaming è stato saturato di offerte, gli utenti hanno un proprio "tetto" di spesa mensile per gli abbonamenti.
Si scelgono solo quelli che gli interessano in quel momento.
Secondo me però c'è un problema in questo ragionamento ITSART non era una piattaforma in streaming ad abbonamento, anzi secondo me dovevano fare proprio quello e invece devi comprarti le cose singolarmente (specifico secondo me dovevano fare un abbonamento, ma non come piattaforma a se, sconosciuta e sicuramente con 2 tizi in croce che se la vanno a cercare, ma come canale da qualche parte tipo su Prime Video per esempio. Della serie si da una % ad una piattaforma già conosciuta, ma in cambio si riceve un pizzico di visibilità in più)