Themau64 Personalmente, ormai da anni sto cercando di limitare la quantità di informazioni deducibili dal mio comportamento su Internet. Più che altro, come già detto da altri, per una questione morale. Non permetterei ad un estraneo pagato da Google di seguirmi fisicamente nei negozi e per strada al fine di darmi consigli immediati sui partner di Google che offrono ciò che cerco, anche se il suo scopo dovesse essere la massimizzazione della mia comodità. Perché dovrei permetterlo in Rete?
Le aziende dietro questi sistemi sono unicamente privati, orientati - come è giusto che sia - al profitto.
Miliardi di dollari sono spesi ogni anno alla ricerca delle migliori strategie per arrivare, indirettamente, a modificare le abitudini dell'utente, che si trova ad avere continui input apparentemente innocui ma ingegnerizzati in una maniera tale da variare, anche se leggermente, la percezione della realtà e delle sue necessità.
Il famoso se non paghi per il prodotto, allora il prodotto sei tu è verissimo. Chi utilizza risorse per sviluppare servizi deve ricevere qualcosa in cambio, ed il fatto che mi venga inculcata l'idea di "comodità" come compromesso per accettare di dire ad una multinazionale il mio umore della giornata, cosa desidero per Natale o dove mi hanno appena assunto, solo perché mi possa fornire una esperienza personalizzata, è una cosa che mi fa ribrezzo. E, in un worst case scenario, pure un po' timore; quando strumenti del genere sono lasciati in mano ai privati, ci vuole poco ad usarli in maniera negativa. Basti pensare a quanti casi all'anno si verificano, soprattutto negli Stati Uniti, di polizze assicurative non concesse o di condanne comminate a persone di colore, solo perché l'AI non è correttamente progettata e compie scremature automatiche senza base logica.
Mi rendo conto che tutto ciò possa risultare paranoico e che tutti vivremmo meglio se ci lasciassimo "cullare dalle onde", ma queste onde sono accuratamente progettate da psicologi ed ingegneri senza scrupoli che non hanno altro scopo se non permettere alla propria azienda di fare soldi. Ed a me questo non va giù.
Non per altro, le grandi personalità della Silicon Valley tengono i propri figli ben lontani da questo mondo.
In più, noi un briciolo più "tecnologici" conosciamo anche come funzionano questi strumenti e sappiamo difenderci, mentre la maggior parte degli utenti non si rende conto di quanto venga influenzata da questi costanti micro-input.
Ho proprio appena terminato un corso sulla comunicazione istituzionale, 36 ore praticamente solo su questo tema e sulle implicazioni sociali che ne stanno derivando. Posso consigliarti qualche lettura, se ti interessa, a parte i classici Zuboff e Lanier che tutti dovrebbero avere nella propria libreria...