gandalf2016
Richard Patterson qui assume circa l'80%, penso lo faccia sulla base di qualche dato non sparando completamente a casaccio, magari sarà un po' meno o un po' di più ma non ha molta importanza il numero esatto essendo comunque una media.
An alternative approximation for the other IPv4aaS technologies, when
dynamically assignment of addresses is not possible, must ensure
sufficient number of ports per subscriber. That means 1,200 ports,
and typically, it comes to 2,000 ports in many deployments. In that
case, assuming 80% of IPv6 traffic, as above, which will allow only
30 subscribers per each IPv4 address, so the closer approximation to
275,000 subscribers per our example with 464XLAT (with a /22), will
be using a /19, which serves 245,760 subscribers (a /19 has 8,192
addresses, 30 subscribers with 2,000 ports each, per address).
Esistono davvero? 😅
Qui stai guardando però "dall'altra parte", praticamente vedi che circa il 5-10% degli utenti hanno IPv6 abilitato.
Invece io parlavo del traffico generato in IPv6 "lato client" assumendo IPv6 già ablilitato e ben funzionante.
Youtube, Netflix e le varie CDN penso facciano buona parte del traffico (in volume) ed hanno ormai quasi tutte IPv6 abilitato, manca giusto Amazon Prime (il sito non è IPv6 ma bisognerebbe verificare da dove arriva il flusso video)
In ogni caso se da un giorno all'altro attivi IPv6 a tutti o buona parte degli utenti ti trovi uno scalino importante da dover gestire, se poi tutto il traffico deve passare da pochi BR, magari sottodimensionati ecco che qualcuno apre una discussione su fibra.click 🤣
Il tunnel 6rd probabilmente andava "bene" quando IPv6 veniva attivato manualmente da pochissimi, se vuoi attivare IPv6 di default a tutti (penso) sia la strada sbagliata.