Si', e anche private direi, salvo poi dover stare a usare anche gli header proprietari della CDN di turno per dirgli che non deve azzardarsi a provare a fare ottimizzazioni comunque.
Io gli asset statici li servirei da un sottodominio a parte, se proprio serve usare una CDN, che almeno ti eviti il MitM "a strascico"/"involontario" sui dati sensibili (vedi CloudBleed e come e' stato praticamente messo a tacere).
[cancellato] Vaccata cosmica. 🙄 Poi guarda i costi però a far 'ste porcherie qui.
L'unica porcheria sarebbe utilizzare un SaaS con le logiche "tradizionali", e su questo ti do' pienamente ragione, sarebbe sbagliatissimo semplicemente per un discorso di costi che poi cosi' lievitano a dismisura. Pero'...
[cancellato] Il tuo è un ragionamento di chi appunto ha sempre visto solo il mondo on premises
... si', esatto, e anzi...
matteocontrini Perché se vuoi una PA moderna devi far lavorare la PA come se fosse una startup... E una startup non lancerebbe mai un sito senza una CDN davanti o senza un db managed, load balancing, CI/CD, autoscaling, container, serverless, sistemi di logging e monitoring.
... ecco. Il punto di come la vedo io e' che trovo proprio sbagliato voler applicare i concetti del "cloud" moderno ai sistemi e alle esigenze della PA.
Sara' che ragiono io "all'antica", senza dubbio, pero' la PA per come la vedo io non puo' permettersi di ragionare come una startup utilizzando e processando in modo cosi' "allegro" e "leggero" (e alla fine "fuori controllo", perche' alla fine si tratta sempre di dare piena fiducia ad occhi chiusi a delle scatole sempre piu' nere e profonde e delocalizzate) dati di importanza (e molto spesso anche riservatezza) critica e/o strategica.
Tutte le funzioni del catalogo AWS saranno sicuramente molto belle per chi vuole usarle, ma secondo me puoi permetterti di farlo solo se stai giocando con dati "futili". Non con l'intero sistema informativo di una nazione intera.
Che poi, detta sinceramente, l'ultima cosa che vorrei al mondo sarebbe una PA che grazie al "machine learning" e all'automazione sfrenata inizia a "ottimizzarsi" in stile Amazon o Google dove vieni giudicato o bannato a caso, senza alcuna possibilita' di ricorso o di essere sottoposto ad una decisione umana e non automatizzata... Una cosa e' essere bannati da Google per un errore di un algoritmo; ben altra cosa e' vedersi pignorata la casa, o il conto corrente (in un mondo che si vuol far diventare senza contanti poi?), o arrestati, e cosi' via.
matteocontrini Se ci fosse qualcuno che offre lo stesso servizio in Italia o almeno in Europa penso sarebbero stati ben contenti di considerarla, ma non esiste purtroppo.
Va bene, allora, se proprio si volesse "modernizzare" in questa direzione la PA, perche' nessuno propone mai di realizzare un qualcosa di questo tipo, invece che permettere di far vincere gli appalti a chi poi si limita beceramente a subappaltare al cloud SaaS extraeuropeo di turno? Con i soldi che stanno in ballo potrebbero sicuramente permettersi di farlo, sempre se poi non "bisogna" come al solito strapagare l'Accenture di turno che ingrassa a caso per poi sottopagare lo stagista di turno.
Evidentemente il Consorzio Italia Cloud alla fine ragiona un po' "all'antica" come me, e non sente per nulla tutta questa necessita' di convertirsi indissolubilmente ai paradigmi del SaaS moderno, anzi... Pero' a questo punto che facessero un bel bando per datacenter tradizionali, senza "vergognarsi" di "andare controcorrente", piuttosto che fare bandi per un SaaS decisamente overpriced per queste necessita'... Si risparmierebbero un sacco di soldi.