stemax97 Con PPPoE però (che io sappia) non potrai scalare con Jumbo Frames.
No no si può tranquillamente.
Per avere però i 1500 byte di MTU trasportato occorre in L2 avere i "baby jumbo". Resta comunque un overhead aggiuntivo che se si va a sbattere contro i limiti fisici (sia interfaccia gigabit o policer di banda L2) comunque fanno perdere una piccola percentuale di efficienza. Poi che nel mondo consumer 'sta cosa sia insignificante per l'uso medio che se ne fa della connessione è un altro paio di maniche.
simonebortolin problema del release del lease che gli AVM non rilasciano, come tanti altri modem liberi, e così il call center si intasa
No, è un problema solo se il provider ha tempi di lease lunghi e/o pool impostati a 1 IP per subscriber.
simonebortolin sono robe brutte che portano al fatto che due IP vicini non si vedono
No anzi, con il proxy ARP i vicini si vedono eccome. Fanno "il giro" per il BRAS ma d'altronde non hai molte alternative.
simonebortolin non permette autenticazione per i provider che non usano VLAN
Ni, esistono delle option aggiuntive per identificare il subscriber, tanto che gli ONT fanno snooping dei pacchetti e se impostati te le aggiungono. Se poi per autenticazione intendiamo la password pseudo-plaintext inviata, o peggio ancora le credenziali jolly usate da Voda/Wind/TIM... bhe....
L'autenticazione comunque la può fare la rete di trasporto, lei per definizione sa chi sta parlando e su quale "porta" sei attestato. 😉
itsmatteomanf però hai meno ridondanza, se cade l’apparato butti giù tutti.
Attenzione che il trasporto in genere attesta le VLAN utente su una unica porta/unico kit. Se cade quello comunque sono tutti appiedati. Mi puoi dire che puoi distribuire gli utenti su più BRAS anteponendo una matrice di switch L2, ma siam sempre lì, un SPOF ce l'hai sempre, finché il trasporto non ti permette il failover/consegna multipla.
gandalf2016 Ci sta avere parere diversi, io sono pro IPoE e credo di averlo ampiamente motivato.
Idem.
nanomad se di un cliente sai la VLAN di consegna e il mac address della CPE è un attimo dedurre il BNG e l'interfaccia corretta.
Se sei un ISP un minimo serio hai i dati di accounting RADIUS centralizzati su un event collector/SIEM e ci cerchi in un attimo quel che vuoi con l'ID circuito/cliente. Ricordo che sono anche dati che devi conservare per eventuali richieste dell'Autorità Giudiziaria/Polizia Postale/chiperessi 😉
edofullo Riguardo questo punto non capisco come mai Sky (pendo come esempio sempre loro lo so...) lasci la P2P IPv6 unnumbered invece di usare una /64 o /127.
In questo modo non può nemmeno provare a pingare la CPE (se non dal BNG specifico sapendo l'interfaccia esatta) e il BNG nè la CPE non compaiono nei traceroute.
Calma. La risposta nei trace avviene con l'IP di loopback, non necessariamente di interfaccia. Se non compaiono nei trace è perché non vogliono farla comparire. 😉
Lato multicast, personalmente trovo molto peggio avere una concentrazione totale dei clienti di tutta Italia solo in un kit al MIX/complesso Caldera che l'intera diatriba PPPoE-vs-IPoE, che comunque essendoci come detto da @gandalf2016 anche motivi di sicurezza e privacy per isolare ogni subscriber in un proprio pseudowire/circuito L2 VLAN distinto comunque porta a valle del BRAS ad una Nuplicazione del traffico. Avere più BRAS geograficamente distribuiti come fa ad esempio TIM permette di scaricare molto le dorsali long haul da tutto il traffico doppione, oltre che volendo permettere di ottimizzare i punti di peering con altri operatori. Per contro, costa. Un mezzo rack in una delle sale in Caldera e un paio di patch di interconnessione è molto più economico che pensare una rete geografica.