Mi intrometto riguardo all'art.13 delle condizioni di contratto, che di per sé mi sembra una giusta precauzione. Viste le frasi traffico anomalo per direttrice o per volumi rispetto al profilo/consumo medio del Cliente e consumi anomali (in termini di minuti di connessione) nell’accesso ad Internet si evince in primo luogo che non è un limite assoluto, bensì relativo. Qundi è ovvio che non si possa parlare di "soglie", ma di anomalie, cioè di improvvise modificazioni del volume di dati.
Il fatto che vengano controllate delle anomalie su una connessione mi sembra utile, se non quasi doveroso, sia per tutelarsi da usi illeciti come già detto da @[cancellato], sia per tutelare anche il consumatore. Ad esempio l'u-tonto medio con una password wireless del tipo "1234" la cui connessione viene utlizzata a sbafo, e magari per scopi illeciti, dall'hacker della porta accanto. Se poi sono io a fare un picco di traffico per qualche ragione, sono in grado di giustificarlo...
Ricordiamoci poi che stiamo parlando di connessioni consumer; anche se ormai tutti lavoriamo più o meno anche da casa, l'uso professionale della connessione richiederebbe un contratto business...