Buongiorno a tutti, e buona domenica.
Avrei bisogno da conoscitori della normativa, dei consigli sull' impianto elettrico di una vecchia casa.
La casa è stata costruita nel 1970 circa, e l'impianto è così composto:

  • magnetotermico differenziale
  • no messa a terra
  • piattine a vista con chiodo
  • interruttori bticino domino
  • scatole tonde
  • cavi con anima in rame rigida di 5 colori diversi
  • C'è la fase invertita.

Ora chiedo a voi siccome alcuni elettricisti mi dicono sia a norma ed altri no: si può considerare a norma questo impianto? Ovviamente sezioni dei cavi piccolissime.
Penso che di recente tipo 15 anni fa siano stati aggiunti i salvavita, ma non sono presenti né progetto, né dichiarazione alcuna.
Grazie e buona domenica.

    ipippo71 come fanno a dire che è a norma senza la terra? Per le piattine a vista bisogna vedere se hanno l'isolamento certificato (probabilmente no) per essere installate a vista altrimenti è fuori norma anche quello.

    Vuoi un consiglio? Parti dal contatore e rifai tutto da zero

      ipippo71 no messa a terra
      piattine a vista con chiodo
      interruttori bticino domino
      scatole tonde
      cavi con anima in rame rigida di 5 colori diversi
      C'è la fase invertita.

      Non è assolutamente conforme alle vigenti normative, specialmente riguardo i conduttori (CEI EN 60445-2018)
      Fase= nero,marrone, grigio.
      Neutro,=blu
      Terra= giallo verde.
      Interruttore a valle del contatore di energia:
      Sezionatore generale, prese UI interr. Diff.magnetot., linea luce, Interr.magetot. diff. Entrambi di amperaggio idoneo.
      A valle del gruppo misura, se si è distanti dallo stesso, va messo subito a valle, un interruttore magnetotermico atto alla protezione del medesimo.
      PS
      Se hai un amico elettricista iscritto alla Camera di commercio, puoi fare fare il certificato di rispondenza.

        ErnyTech come fanno a dire che è a norma senza la terra?

        Secondo il DM 37/08, art. 6, comma 3, negli impianti elettrici realizzati prima del 13/3/90 delle unità immobiliari ad uso abitativo, ai fini della protezione contro i contatti indiretti, è sufficiente un interruttore differenziale da 30 mA senza terra.
        Questo era ugualmente previsto dal DPR 447/91, art. 5, comma 8 (regolamento di attuazione della legge 46/90).

        Michele1977 Non è assolutamente conforme alle vigenti normative

        Sicuramente non è conforme alle vigenti normative, questo è pacifico, ma non necessariamente deve esserlo. Si tratta di un impianto ante 13/3/90 di una unità immobiliare ad uso abitativo.

        ipippo71 perché hai posto la domanda? Semplice curiosità? Devi vendere l'immobile? Oppure deve essere abitato da te o da qualche persona cara? Devi affittarlo ad estranei?

        A seconda del perché fai la domanda, cambia il consiglio. In caso di curiosità e vendita, vedi sopra/lascia tutto così. Se devi abitarlo tu, persone care, o se devi affittare l'immobile, vale sinceramente la pena rifare tutto l'impianto come si deve, cablaggio dati incluso.

          ipippo71 Ora chiedo a voi siccome alcuni elettricisti mi dicono sia a norma ed altri no: si può considerare a norma questo impianto? Ovviamente sezioni dei cavi piccolissime.

          Allora l'unico motivo per cui ipoteticamente potrebbe essere a norma è che nella CEI degli anni 90 fino ai primi anni 2000 era permesso adeguare impianti pre anni 90 con un semplice magnetotermico differenziale a patto di erogare al massimo 6 o 10 ampere in base alle sezioni dei fili (attualmente è permesso considerare l'impianto a norma solo se il salvavità è stato installato prima del 13/3/90, non credo il tuo caso).

          Inoltre nel caso di aplique da parete o lampadari da soffitto senza prese o ventialtori è ancora ammesso usare i vecchi fili rigidi, per tutto il resto è completamente fuori norma. e non c'è nessuna deroga che tenga.

          Se sei in affitto inoltre è obbligatoria la lampada di emergenza.

          RobertoMattioli Secondo il DM 37/08, art. 6, comma 3, negli impianti elettrici realizzati prima del 13/3/90 delle unità immobiliari ad uso abitativo, ai fini della protezione contro i contatti indiretti, è sufficiente un interruttore differenziale da 30 mA senza terra.
          Questo era ugualmente previsto dal DPR 447/91, art. 5, comma 8 (regolamento di attuazione della legge 46/90).

          Attenzione che a differenza del DPR 447/91 il DM 37/08 secondo richiede che l'interuttore differenziale da 30 mA sia stato installato prima del 13/3/90😅 mentre il DPR 447/91 non prevedeva questo.

            RobertoMattioli

            Secondo il DM 37/08, art. 6, comma 3, negli impianti elettrici realizzati prima del 13/3/90 delle unità immobiliari ad uso abitativo, ai fini della protezione contro i contatti indiretti, è sufficiente un interruttore differenziale da 30 mA senza terra.
            Questo era ugualmente previsto dal DPR 447/91, art. 5, comma 8 (regolamento di attuazione della legge 46/90).

            Ok ma qualsiasi modifica fatta dopo lo renderebbe fuori norma. Io non terrei mai un impianto in queste condizioni...

            RobertoMattioli appunto se hai qualche conoscente artigiano, ti fai fare un certificato di rispondenza.

              Michele1977
              La dichiarazione di rispondenza (DiRi) non è proprio una passeggiata, io sono perito industriale, mi occupo di progettazione e se tutto va bene tra qualche mese sarò iscritto all'albo. E la dichiarazione di rispondenza non è una cosa da affrontare tranquillamente innanzitutto perché un artigiano non te la può fare ma te la può fare solo un perito iscritto all'albo o un ingegnere iscritto all'albo.
              E poi chi la firma si prende una responsabilità abbastanza importante quindi di solito si tende a farne il meno possibile di DiRi oppure di farle solo se si è molto sicuri che l'impianto sia fatto bene e spesso si fa fare anche qualche adeguamento

                MarcoCavalli 37/2008, la Dichiarazione di Rispondenza può essere rilasciata da un soggetto che ricopre da almeno 5 anni il ruolo di responsabile tecnico di un'impresa abilitata, operante nello stesso settore impiantistico.
                Io sono stato Responsabile Tecnico, pur non avendo conseguito il Diploma di PI capotecnico, avevo frequentato ITIS fino al quinto anno, poi rimandato a settembre, poi non avendo fatto la domanda di rinvio per il servizio di leva, sono stato richiamato.
                Il diploma l'ho conseguito alla serale in vecchiaia...solo per sfizio del "pezzo di carta"
                Io ero Responsabile Tecnico

                simonebortolin vecchi fili rigidi

                MarcoCavalli

                Curiosità: ho visto che in Canada/USA ma anche in Europa (Germania, quindi non terzo mondo...) si usano ancora senza problemi cavi ragidi in rame al posto dei multifilari.

                Da noi sono vietati oppure lo sono solo quelli vecchi a sezione ridotta? E se sono vietati, c'è un motivo?

                L'unica cosa che mi può venire in mente è l'effetto pelle, ma a 50 Hz non penso sia così presente.

                A occhio non esperto mi sembrano molto più comodi...

                  edofullo Il problema non è tanto in se il filo rigido, ma quanto l'isolamento che è assolutamente inadeguato per più di 6/7 ampere.

                  Inoltre essendo di diametro molto ridotto rispetto all'attuale si fa fatica ad avvitarli sui frutti recenti.

                  edofullo Da noi sono vietati oppure lo sono solo quelli vecchi a sezione ridotta?

                  Solo quelli a sezione ridotta, nessuno in italia ti vieta di fare un impianto conforme alle normative di un altro stato europeo. Per esempio a Bolzano nessuno segue le CEI italiane e tutti seguono le norme austriache. In maniera opposta nella slovenia si segue molto le normative italiane (Dato che loro manco le hanno credo).

                  edofullo A occhio non esperto mi sembrano molto più comodi...

                  No ti assicuro di no. E vanno cambiati più spesso in quanto dopo 20 anni sono secchi e duri e non si piegano più

                  si possono usare i cavi "minerali" vengono sempre utilizzati esternamente negli edifici storici, sono anche belli a vedere utilizzando tutti i loro accessori.

                  ipippo71
                  L'impianto è "a norma" se lo era secondo le leggi (che si rifanno alle normative) vigenti nel momento in cui viene realizzato. Quindi probabilmente si.. è a norma... ma non è sicuro.
                  Se poi invece fai una ristrutturazione che coinvolge buona parte dell'impianto devi aggiornarlo tutto secondo le normative vigenti di quando ristrutturi.

                  edofullo Curiosità: ho visto che in Canada/USA ma anche in Europa (Germania, quindi non terzo mondo...) si usano ancora senza problemi cavi ragidi in rame al posto dei multifilari.

                  E' solo questione di tecniche. Da noi si preferiscono i multifilari.. a nord i rigidi. La questione è che poi tutta l'accessoristica deve seguire il tipo di cavo. Per i fili rigidi vanno usati dei morsetti particolari che qui da noi, visto che non si usano, sono abbastanza rari.

                  Per intenderci, i morsetti a vite a serraggio diretto non sono adatti ai fili rigidi.

                    Technetium Per intenderci, i morsetti a vite a serraggio diretto non sono adatti ai fili rigidi

                    Si trovano tranquillamente, certo non dal piccolo rivenditore.

                    Technetium Se poi invece fai una ristrutturazione che coinvolge buona parte dell'impianto devi aggiornarlo tutto secondo le normative vigenti di quando ristrutturi

                    In quel caso anche di una singola presa il DM 37/08 parla chiaro sulle modifiche effettuate negli impianti pre anni 90.

                    Ringrazio tutti per i consigli
                    Dovete scusarmi ma ora sono molto impegnato per lavoro, domani rispondo a tutti.
                    Grazie

                    3 anni dopo

                    simonebortolin per informazione di chi, come me, legge questo thread: non è vero che "il DM 37/08 secondo richiede che l'interuttore differenziale da 30 mA sia stato installato prima del 13/3/90", nè che in caso di sostituzione "anche di una singola presa" si debba aggiornare l'impianto alle norme attuali.
                    Assolutamente falso: non mettiamo in giro sciocchezze che servono solo agli elettricisti per speculare.
                    La sostituzione degli interruttori non rientra nella manutenzione straordinaria e non costituisce nè trasformazione nè ampliamento di impianto, e tantomeno realizzazione di nuovo impianto. Sostituire una presa o un interruttore anche sezionatore, differenziale o magnetotermico, con un altro apparecchio funzionalmente equivalente, è sempre possibile senza altri obblighi.

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