Alfoele
Le parole sono importanti. Io capisco quello che scrivi non quello che pensi. Se scrivi una cosa ma ne pensi un'altra, siccome non vivo nella tua testa, non posso sapere che intendi qualcosa di diverso rispetto a quello che scrivi (a meno che il contesto non lo renda palese).
Quindi se scrivi che una cosa è una versione downgrade di un'altra capisco che stai affermando che quella cosa è una versione dell'altra e ne è una versione "ridimensionata".
Se dici che due cose si basano sulla stessa filosofia capisco che queste due cose condividono dei principi comuni su quali si fonda il loro modo di funzionare.
Nel caso specifico tutte e due queste cose sono palesemente false come ho già avuto modo di spiegare. Ed io ho argomentato il perché ed il percome sarebbero false.
Fra l'altro io mi sono concentrato proprio nel dimostrare come soprattutto e proprio filosoficamente Powershell fosse diversa dalle shell Unix.
Mentre te e @gaulon non siete entrati minimamente nel merito argomentando in cosa Powershell sarebbe meno potente, meno flessibile, una versione downgraded, o filosoficamete una copia delle shell Unix.
Che poi di shell Unix ce ne sono tantissime e molte decisamente più simili fra di loro rispetto a quanto possano esserlo con Powershell, quindi queste sono tutte versione downgraded di Bash?
Che le shell di Unix siano castratissime lo stai dicendo tu, io neanche l'ho mai pensato, anzi in messaggi precedenti ho ben specificato come non avrei mai detto che Powershell sia più potente delle shell di Unix ma che al più si potrebbe dire che siano uguali, così come ho detto che era legittimo preferire una più tosto che l'altra proprio in virtù delle differenti filosofie.
Perché dovrebbero toglierlo il reboot dalla shell di Linux? Così sarebbe solo un'altra cosa che con Powershell si fa con più facilità 😉.
PS: se volevi sottintendere che con Powershell non si possa fare il reboot, beh non solo con Powershell puoi fare il reboot (Restart-Computer) , ma puoi fare anche il reboot di computer remoti e senza dover avere ssh, altrimenti non ho capito proprio cosa volevi dire.
MircoT
Ma no, non hai scatenato nessun flame.
Comunque già da Windows 8 è possibile gestire praticamente tutte le configurazioni di Windows con Powershell e non è affatto anacronistico per "un s.o. nato da sempre con una interfaccia grafica". Le shell testuali hanno 1 enorme vantaggi rispetto alle interfacce grafiche: sono facilmente scriptabili cioè si possono realizzare una specie dei piccoli programmini che cambiano alla bisogna le configurazioni del sistema operativo automatizzando i processi.
Questo ha come conseguenza almeno altri 3 (grossi) vantaggi (poi ce ne sarebbero anche altri, ma voglio citare alcuni fra i più importanti e meno banali): gli script si possono condividere facilmente; gli script sono ripetibili e riproducibili; sono "auto-documentanti" nel senso che leggendo lo script semplicemente dai comandi e dai loro parametri e possibile sapere cosa fa quello script.
Ma le due cose (le interfacce grafiche e le shell testuali) non sono mutuamente esclusive anzi, come citavo in un altro commento tutti gli strumenti di Microsoft che si usano per amministrare sia i server che i client (come SCCM, un software che di solito si usa in grossi contesti aziendali e che serve a gestire e configurare centinaia se non migliaia di client e server Windows contemporaneamente, oppure Windows Admin Center, anche questo in grado di amministrare server e client e che si usa in contesti un po' diversi rispetto a SCCM) di base non fanno altro che inviare dei comandi Powershell (per lo più).
In questo modo gli amministratori hanno la possibilità di scegliere se utilizzare degli strumenti con interfaccia grafica (come i software citati prima) o utilizzare la shell testuale per fare praticamente le stesse identiche operazioni con gli stessi identici comandi.
Comunque non stanno togliendo pezzi in favore della command-line, l'idea alla base sarebbe semplificare le impostazioni lasciando nell'app Impostazioni le opzioni fondamentali mentre lasciare le impostazioni più complesse, avanzate ed usate meno di frequente da un'altra parte dove chi sa cosa sta facendo può comunque arrivarci, mentre rendono più difficile arrivarci a chi non sa cosa sta facendo.
Ora per quanto a me non è mai piaciuta questa idea di dover per forza di cose semplificare tutto fino a rendere le cose "stupide", però sembra che questo sia quello che vuole la maggior parte delle persone.