callfan l'utente può essere sollevato da qualsiasi obbligo ma solo dimostrando prestazioni così degradate da determinare un'impossibilità di utilizzo del servizio.
No, non è necessario dimostrare un degrado in senso proprio.
In astratto (perché non si può scappare dal singolo caso concreto) il codice del consumo (ma anche i canoni classici di interpretazione del contratto) è pieno di appigli per contestare l'esecuzione del contratto fatta da Wind3 nei casi di sgambetto.
Tuttavia, stante anche il canone di proporzionalità tra danno e risarcimento, contestare un contratto da ca. 20 euro/mese può arrivare a richiedere consulenze e procedure da cui il tipico cliente della FTTH meno costosa possibile in genere volentieri rifugge, tanto che alla peggio potrebbe persino considerare di pagare quanto prescritto per sciogliere il contratto stesso.
Da questo punto di vista, all'apparenza il comportamento complessivo dell'operatore parrebbe assimilabile ad un vero e proprio "moral hazard": non siamo in Francia, qui non ci sono le astreintes, e tantomeno in common law, nonostante le aperture delle SU sul riconoscimento dei danni punitivi (exemplary damages), ed anche la riforma dell'azione di classe è nella sua infanzia, se non ricordo male sarebbe dovuta entrare in vigore lo scorso 19 maggio.