• Off-topic
  • Netflix inizierà a limitare gli account condivisi

stefanoada Se intendi *arr (che di per sé non fa nulla di illegale) non è comunque così semplice e il primo setup non è proprio alla portata di tutti. Se non intendi *arr come non detto non conosco altro.

Ma direi di chiudere l'OT

antonioerpanettone Mai conosciuto nessuno in questa situazione, e alle superiori (pochi anni fa) NESSUNO comprava niente, tutto craccato.

  • LSan83 ha risposto a questo messaggio

    PauloMurineddu Mai conosciuto nessuno in questa situazione, e alle superiori (pochi anni fa) NESSUNO comprava niente, tutto craccato.

    Circa un ventennio fa (attorno al 2005 mi pare), uno sviluppatore italiano ha iniziato una simpatica suite software per le forze dell'ordine che fa finta di essere un utente, entra nelle varie reti p2p e logga chi (IP) e cosa (file) scarica/condivide.
    Poi siccome una retata costa parecchi €€€, la polizia postale di solito filtra i dati per colpire solo chi fa grandi quantità (con possibile ricettazione/produzione alle spalle) o chi condivide determinati contenuti illegali.
    I moltissimi "piccoli pirati" non sono di norma colpiti solo per un discorso di costo economico e di risorse umane... Se lo Stato decide di riorganizzare le modalità per ridurre i costi, ha già in mano un paio di decenni di liste di "piccoli pirati".

      Juza Beh è una ipotesi più che corretta, solo che dopo un po' finisce in prescrizione il reato. Comunque in altri stati come la Germania si fa da anni, basterebbe per esempio instituire un corpo di polizia inter nazionale / europeo per i reati informatici e vedi come questo passa in primo piano...

        • Modificato

        simonebortolin Germania? Quindi uno fra gli stati europei con la maggiore penetrazione di ndrangheta arresta il tipo che condivide un film/serie/brano musicale una volta ogni tanto? Non credo proprio
        P.S. una task force per reati informatici avrebbe altri obiettivi...

          Juza Certo che sì (non arresta ma fa multe belle salate) https://it.quora.com/Dopo-un-viaggio-in-Germania-sono-stata-multata-1000-euro-per-avere-scaricato-un-film-della-Warner-Bros-illegalmente-su-Torrent-usando-la-connessione-internet-di-unamica-Esiste-qualche-modo-legale-per-evitare-di
          http://www.berlinitalypost.com/filescharing-in-germania-nein-danke/

          Viene affidato agli studi legali dei detendori del Copyright tutta l'attività istruttoria.

          Rientrate in tema

          simonebortolin stati come la Germania si fa da anni

          Non mi sembra fosse proprio così, sono delle società private che "minacciano" di denunciarti a nome del detentore dei diritti.
          Da noi non si fa perché gli ISP rispondono picche alla richiesta dei nominativi dietro agli IP.

            edofullo Non mi sembra fosse proprio così, sono delle società private che "minacciano" di denunciarti a nome del detentore dei diritti.

            Si ma se mai faranno la causa penale tutta la parte istruttoria viene fatta dallo studio legale privato e passato alla procura della repubblica il finale, è assolutamente ipotizzabile un al ritorno pubblico di questa attività o tante altre brutte cose...

            • Juza ha risposto a questo messaggio
              • Modificato

              edofullo in effetti si va un po' ot. C'è da dire che tornando al tema del thread l'eventuale pirateria, a parte alcuni casi patologici, è direttamente proporzionale ai prezzi e alla difficoltà delle modalità di fruizione "legali" dei contenuti

              simonebortolin ci crederò quando lo vedrò. Nessuno stato ha le risorse per perseguire tutti i reati bagatellari

              • LSan83 ha risposto a questo messaggio

                scusate, ma per chi ha la fibra iliad, in cui si riceve (per scelta tecnica del gestore) un ipv4 pubblico condiviso tra 4 utenze estranee, come si pone netflix a riguardo?

                  martensite dovresti chiederlo a netflix

                  martensite Non vedo dove sia il problema...
                  Netflix (FORSE, non sappiamo cosa farà precisamente) controllerà che gli IP di uno stesso abbonamento siano gli stessi, non che lo stesso IP non abbia più abbonamenti connessi.

                  martensite Comunque non c'è scritto da nessuna parte che useranno solo l'IP (esterno), @hitech95 ipotizzava che potessero per esempio usare il MAC Address del gateway che tirano fuori dalla tabella arp del dispositivo (io pensavo che Android/iOS non dessero alle app questo permesso ma una veloce ricerca su Google è sufficiente per smentirmi) oppure potrebbero usare messaggi broadcast per vedere che altri dispositivi sono sulla stessa rete ethernet.

                  Realisticamente sarà una stima probabilistica di più fattori e secondo me con tutti i dati che possono ottenere / già hanno sarà pure accurata.

                  Potrebbero pure stimare la probabilità che un secondo si faccia l'abbonamento in caso venisse bloccato (in base ai dati di quanto guarda) e lasciare passare chi magari usa l'abbonamento di qualcun'altro ma guarda poco (usando poche risorse) in modo da non far troppo rumore mediatico.

                  Insomma, una volta che hanno messo nero su bianco che non si può fare e che inizieranno a far valere la regola hanno completamente il coltello dalla parte del manico e possono fare un po' come gli pare per massimizzare il profitto cercando di non far scappare troppa gente.

                    Juza ci crederò quando lo vedrò. Nessuno stato ha le risorse per perseguire tutti i reati bagatellari

                    Ma infatti per ora i "piccoli reati" online passano felici per mancanza di risorse dello stato nel perseguirli. E il fatto che gli ISP non diano le identità degli utenti degli IP al primo avvocato delle major che passa, da un ulteriore protezione. Entrambe le "protezioni" sono possibili di modifiche se cambia la volontà politica (ma anch'io concordo che sia poco probabile ciò).

                    • Juza ha messo mi piace.

                    LSan83 A quel punto il problema non si metterebbe ugualmente: tribunali invasi talmente tanto che ogni reato diventerebbe prescritto prima della prima udienza.

                    Non sto giustificando in alcun modo queste pratiche illegali, sto solo parlando della loro oggettiva impunibilita'

                    • Juza ha messo mi piace.

                    LSan83 Nei canali Prime Video trovi il catalogo di diversi concorrenti... ad esempio Paramount Plus, Mediaset Infinity e HiDive (col nome Anime Generation) che sono tre piattaforme di contenuti ben distinte e concorrenti a Prime... Ma vendono il loro servizio anche attraverso Amazon.

                    Riformulo:

                    Nei canali Prime video trovi diversi servizi minori, ma i maggiori non cederebbero mai ad un concorrente.

                    • LSan83 ha risposto a questo messaggio

                      Claudio7890 Nei canali Prime video trovi diversi servizi minori, ma i maggiori non cederebbero mai ad un concorrente.

                      Be' insomma....Paramount, MGM, Hidive (Sony/Cruncyroll) e Infinity non sono certo tanto minori... Sono medio/grandi.

                        mibmatteo quel sito non è proprio affidabilissimo però…

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