In realtà «wholesale» vuol dire ingrosso e «wholesaler» grossista. Dunque più che altro Tim dovrebbe usare Open fiber come fornitore wholesale. Sono pienamente d'accordo sull'innalzamento del livello qualitativo, ma ritengo che Telecom Italia stia cercando di mantenere il più possibile il controllo della rete di terminazione. Ho giudicato inquietanti le parole di un noto politico, uno di quelli che gli analfabeti funzionali come lui hanno mandato al potere, che ha annunciato la fusione per incorporazione di OpEn fiber in Tim. Più che una promessa, mi sembrava una minaccia. Sotto ricatto, come ha fatto con la famiglia Benetton per fare entrare Atlantia in Alitalia.
Smartinsetto97, bisogna vedere cosa intendi per grande città. Se consideriamo la classificazione europea, in Italia ci sono solo una decina di grandi città, poco più di un centinaio di città medie e poi per il resto comuni sotto (anche molto sotto) i cinquantamila abitanti, che sono circa settemila, di cui almeno mille sotto i mille abitanti e più di cento sotto i cento).
In Campania, Lombardia, Puglia e Sicilia ci sono tantissimi comuni tra i 50mila e i 100mila abitanti (anche più di centomila, come Giugliano) che non sono capoluoghi di area vasta, mentre Aosta, che ne ha 30mila, è capoluogo di regione, e ci sono capoluoghi di provincia che ne hanno diecimila (prima della soppressione delle province di Carbonia-Iglesias, del Medio Campidano e dell'Ogliastra, anche meno).
Secondo me Tim confonde il concetto di grande città con quello di capoluogo di provincia (o altro ente di area vasta); spesso e volentieri le due cose non coincidono, nemmeno all'interno della stessa area vasta (ad esempio Sanremo ha più abitanti di Imperia e Marsala più di Trapani). Oltretutto non è neanche detto che il capoluogo sia sede di attività amministrative e/o produttive rilevanti (vedi ad esempio la provincia di Caserta, in cui il centro di gran lunga più importante per movimento economico è Marcianise, mentre per funzioni amministrative Aversa, che, a differenza di Caserta, è anche sede di tribunale; un altro tribunale è a Santa Maria Capua Vetere, che prima della riforma che le ha soppresse aveva a Caserta una sezione distaccata).
Ora, qualcuno obietterà che la struttura provinciale dello stato italiano, che io conosco benissimo visto che purtroppo ci lavoro ed è stata ampiamente sviscerata nei miei studi giuridici e politologici, funge da barriera psicologica. Ma questo può valere per la casalinga di Voghera. Non dovrebbe valere per una società commerciale il cui scopo, in quanto tale, dovrebbe essere quello di creare valore e, dunque, profitti.
Onestamente io trovo ridicolo che per Tim sia più importante coprire Enna, o Verbania, o magari Isernia, piuttosto che Pozzuoli, Afragola (in cui è presente la principale stazione del Mezzogiorno, che entro il 2022 diventerà un hub) o Sesto San Giovanni; così come troverei ridicolo coprire Lodi, Lecco e Varese e non Monza, ma Monza ci va bene perché è diventata capoluogo di provincia giusto all'alba della riforma Delrio (Lodi e Lecco lo sono diventate nel 1992).
PippoGi, TI è obbligata per normativa ad avere una divisione specializzata nei servizi wholesale, funzionalmente (anche se non societariamente) separata dalla business unit di vendita al pubblico, tenuta a garantire parità di condizioni d'accesso a qualsiasi operatore, inclusa la stessa TI come se fosse un OLO. Quello che dici è dunque molto grave. Spero che sia come dice @bio1712, cioè che sono gli operatori che acquistano quella quantità di banda, perché se fosse come dici tu si tratterebbe di ben altro che mero abuso di posizione dominante.