mark129 Io sono un ingenuo ma continuo a pensare che i cd. tagli orizzontali non servano praticamente mai.
Su questo hai ragione - un'azienda che taglia a casaccio (magari partendo da quelli più "costosi" ma anche più utili e capaci) finisce male.
Ma TIM (come Alitalia) ha tutti i problemi di essere una ex azienda pubblica ed ex monopolista (quindi usata come pascolo dalla politica), e poi malgestita in un periodo di profondi cambiamenti tecnologici nel settore delle telecomunicazioni. Sono cambiate le competenze necessarie e anche il numero di persone necessario per gestire certi processi. Vedi le banche che man mano che si fondono riducono personale e filiali - ovviamente - e che poi ti spingono verso l'home banking per ridurlo ulteriormente. TIM può anche magari continuare ad aver bisogno di 50000 dipendenti, ma nel mix giusto di oggi, non quello di trent'anni fa.
Soprattutto avere una Rete Unica significa anche avere bisogno di meno dipendenti rispetto ad avere due società separate in concorrenza - questo è qualcosa di cui la politica non si rende mai conto, anche perché pensa che un monopolio da loro controllato si possa riempire facilmente di clientes. Se la Rete Unica diventa un espediente per accollare all'utente la gestione inefficiente di una vecchia società non ci siamo - e i fondi stranieri o vedono anche loro arrivare soldi dalle tasche degli utenti o difficilmente ci mettono i soldi per la nuova IRI. Per questo la questione degli esuberi in TIM non è irrilevante in qualsiasi scenario che non sia quello dove TIM prende tutto e lo Stato la tiene a galla in qualche modo.