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Salvatore Rossi, presidente di TIM:
Non c’è dubbio che l’Italia è quasi l’unico paese al mondo a non avere una rete fisica unica ma ad averne una e mezza, l’una e la mezza in concorrenza. Questa cosa non funziona ovviamente e non può funzionare.
Il presidente di Open Fiber Franco Bassanini risponde:
Dappertutto in Europea, lungi dall’esserci un’unica infrastruttura di Ttlc, c’è invece competizione fra l’infrastruttura dell’incumbent e l’infrastruttura delle Cable TV, che col Docsis 3.1 portano nelle case e negli uffici connessioni ad oltre 1Gbps, competitive con quelle in fibra. In circa una decina di altri Paesi europei ci sono società della fibra a copertura nazionale, pluriregionale o regionale, che rappresentano il terzo e talora il quarto competitore infrastrutturale. La competizione è dunque la regola e l’Italia rappresentava – fino alla nascita di Open Fiber – l’anomalia.
[...] la definizione che Rossi dà della rete di Open Fiber come “mezza”, mi pare assolutamente lusinghiera. Se in due anni e mezzo la società che presiedo ha costruito una rete in fibra ottica future proof che ammonta alla metà dell’infrastruttura legacy (per lo più in rame) che TIM ha realizzato in cinquant’anni, ben vengano ancora due anni e mezzo di sana competizione per dotare tutto il Paese della rete di cui ha urgente bisogno.
https://www.mondomobileweb.it/178950-open-fiber-tim-rete-unica-divergenze-vertici/