Premesso che il “gestore perfetto” non esista e che la scelta del proprio operatore telefonico sia un qualcosa di molto soggettivo e dipeso da una pluralità di variabili, quanto segue è puramente un ragionamento personale (condivisibile o meno).
Io come SIM del mio numero principale (dal 2013 ad oggi, senza considerare le triangolazioni di sorta) ho Vodafone; le miei motivazioni vanno dalla qualità e le prestazioni inopinabili della loro rete nelle zone che frequento io (perlopiù nelle regioni del sud Italia), sino all’affidabilità generale della società (servizio clienti, store fisici, rapporto finale tra cliente ed offerta acquistata). In caso di rimodulazioni di sorta, non mi faccio scrupoli a triangolare… ma sempre da “mamma Vodafone” torno.
Invece, sulla SIM secondaria – piazzata in un vecchio Nokia, ho una TIM “a consumo”, che utilizzo per le emergenze di sorta o per le mie disconnessioni volontarie dal mondo esterno [il numero lo hanno solo i miei familiari più cari].
Grazie a questa combo, non mi sono mai trovato isolato e/o con gravi disagi, rispetto a quelli che ho vissuto con gli altri operatori telefonici italiani.
Per quanto riguarda i consigli in materia che mi capita di dare più spesso sono:
- Very Mobile, per chi vuole risparmiare ed è stanco di giocare alla “triangolazione” ogni tot di tempo (però, consiglio sempre di accertarsi di avere una buona copertura WindTre nelle zone di proprio interesse);
- Vodafone, per chi richiede elevate performance di rete internet (a patto di tenere sotto controllo il prezzo ballerino della propria offerta, per colpa della politica estremamente rimodulatoria di Vodafone);
- TIM, per chi necessita di una copertura – quantomeno GSM – quanto più completa possibile sul territorio nazionale (vale lo stesso discorso di Vodafone per quanto riguarda i prezzi, ma con un po’ di apprensione in meno).