Buongiorno a tutti, voglio raccontare una vicenda che dalle varie telefonate intercorse con il 187 sembra sia la prassi con decine di casi analoghi al mio
A dicembre dell'anno scorso mi arriva una raccomandata online, che poi scopro essere di Tim e che mi informa di aver diritto ad un rimborso per la fatturazione a 28gg.
Completo la procedura in qualità di erede, dato che la linea all'epoca era intestata a mia mamma, e richiedo il rimborso tramite iban.
Risultato?
A Gennaio ricevo una raccomandata contente un assegno intestato a mia mamma e, sia alle Poste, sia all'Intesa San Paolo (dove ho avevo un conto) nonostante abbia parlato con le rispettive direttrici e presentato tutti i documenti necessari mi viene negato l'incasso.
Nel frattempo l'assegno è scaduto, quindi contatto Tim a Marzo con un reclamo via pec per farlo riemettere almeno a mio nome o a nome degli eredi.
Passato un mese senza risposta, apro conciliazione su Conciliaweb, la prima risposta di Tim è chiedere di archiviare la pratica perché non fossi qualificato a presentarla.
Cosa che viene fatta immediatamente, di sera. intorno alle 21, due giorni prima la data dell'udienza, senza alcuna comunicazione.
Contattato il Corecom responsabile e forniti i documenti necessari (documenti che se richiesti avrei fornito subito) la conciliazione viene "disarchiviata".
Dopo un'altra richiesta da parte di Tim, però, il giorno successivo, quindi un giorno prima dell'udienza, viene archiviata definitivamente dal conciliatore perché "l'oggetto della conciliazione non rientra nelle competenze di questo Corecom" .
Tim mi comunica di aver riemesso l'assegno con i dati uguali al primo, quindi inutile.
Riscrivo altri 3 reclami a Tim e oggi ricevo la risposta:
"Gentile cliente,
non è possibile accogliere la tua richiesta."
A mio avviso ci sono parecchie cose ridicole in questa vicenda a partire dal fatto che una società condannata in via definitiva al pagamento di una somma riesca a non farlo facendo volontariamente finire il rimborso come inesitato, gli istituti bancari che negano ai legittimi eredi l'incasso di una somma esigua nonostante tutti i documenti presentati, infine il conciliatore (figura che dovrebbe essere super partes) che esegue alla lettera ciò che Tim chiede senza mai interpellare la controparte.
Vorrei sapere cosa ne pensate e se avete suggerimenti o consigli sarebbero molto utili.