Ma alla fine si sa se hanno optato per una soluzione con un Distributed Ledger o totalmente centralizzata?
Nei documenti ufficiali sono anni che menzionano che la decisione tecnica a riguardo ancora non è stata presa. E in effetti è tutt'altro che semplice:
Con un sistema centralizzato il "possesso" della moneta è totalmente determinato da un sistema informatico centrale, che sì, può essere sottoposto ad audit quanto si vuole, ma è comunque possibile per decisione politica agire sul possesso del denaro esistente. Con il contante fisico è necessario "macchiare le monete", o dichiararne un intero tipo fuori al corso, col l'euro digitale potrebbe essere possibile farlo molto più capillarmente, e chi si occuperà dell'audit del sistema avrà una responsabilità enorme.
In caso di un sistema ledger distribuito invece, una volta definite le regole "algoritmiche" di base il funzionamento - ed eventuali operazioni, privilegiate o no, effettuate sul ledger - sono in teoria completamente trasparenti e publicly-auditable (se il sistema fosse manipolato, chiunque può verificarlo e dimostrarlo matematicamente). Questo però introduce problemi di privacy (tutte le transazioni sono pubbliche e tracciabili) e di controllo: modificate le regole una volta implementato può essere molto costoso, annullare o forzare delle transazioni (per esempio in caso di controversie come viene fatto col chargeback sulle carte di credito) non sarebbe per niente facile. Ci sono possibili soluzioni tecniche a entrambi i problemi, ma introducono complessità (quindi anche rischio di falle di sicurezza).