DAS, distributed antenna system, è sistema per lo più finora implementato in aree interne, chiamato anche iDAS, o comunque piccoli spazi, stadi, palazzi dello sport, ma mi piace ricordare anche tunnel, perché in questo caso si viene nel mio campo...
Infatti un precursore che possiamo rintracciare è il servizio radiofonico effettuato nei tunnel, prima in modulazione di frequenza ed attualmente anche in DAB. In Italia abbiamo conosciuto già da tempo quello fornito da Isoradio, che concettualmente è il più distante da quello di cui parliamo perché è monocanale, mentre all'estero sono statie sempre implementate ripetizioni interne di quasi tutto lo spettro usufruibile all'esterno.Di solito non si usano antenne, ma il cosiddetto cavo fessurato, che è una linea non schermata che irradia uniformemente l'interno del tunnel.
Non mi dilungo ulteriormente su dati storici che finiscono per essere OT, per esempio su come questa tecnologia a sua volta derivi dai ponti caldi e freddi di applicazione radiotelevisiva.
Se concettualmente la cosa è similare, tecnicamente cambia tutto con l'applicazione alla telefonia mobile, in quanto la comunicazione è bidirezionale e specialmente ci sono da rispettare utte le specifiche necessarie per una rete cellulare, anzi per una rete cellulare secondaria che si va ad inserire all'interno di quella generale.
Qui invece non mi dilungo non solo per brevità, ma anche per incapacità mia, che come si sarà già intuito mi occupo di altri campi di radiofrequenza e probabilmente chi ora legge ne sa più di me... 😉
Quello che rimane è la filosofia di prendere un segnale debole e non sfruttabile, agganciandosi ad esso in un punto dove ciò sia possibile, e appunto distribuirlo ad una serie di "ripetitori" (mutuo anche qui una terminologia derivante dal broadcasting, ma credo che ci stia, per indicare un punto di emissione dipendente da un altro).
La tecnica sarebbe stata pubblicata per la prima volta nel 1987:
A. M. Saleh, A. J. Rustako and R. S. Roman, Distributed Antennas for Indoor Radio Communications, IEEE Transactions on Commun., vol. 35, pp. 1245-1251, Dec. 1987
La novità che vediamo ora è l'applicazione di questa tecnologia in spazi molto ampi e per di più in alta quota, con tutte le problematiche di contenimento del segnale relative...
Si parla in questo caso di campi da sci, che notoriamente necessitano di copertura molto ampia, ma anche di gran numero di accessi, l'articolo sottolinea anche che la copertura è finalizzata pure all'accesso dal territorio in caso di escursionismo o altri usufruitori della montagna, cosa che tocca particolarmente anche me, come appassionato escursionista, che sa quanto ormai sia indispensabile, anche per la sicurezza, l'aggancio del cellulare...
Chi la presenta, nel doppio senso di averla realizzata e di parlarne nel link che segue, è un soggetto che probabilmente è il più qualificato per un discorso del genere, in quanto dagli anni settanta si occupa di ripetizione radiotelevisiva in un territorio difficilissimo come l'Alto Adige.
Ultimamente è stata anche incaricata dalla provincia di Bolzano di diffusione connessioni dati a larga banda.
Sto parlando della RAS, che nel suo sito ovviamente bilingue tedesco e italiano ha brevemente presentato la notizia a fine 2024:
https://www.ras.bz.it/it/novita/detail/neue-das-mobilfunkanlage-im-skigebiet-speikboden-in-betrieb-genommen/