Buongiorno,
apro la discussione per segnalare la pessima esperienza che sto attraversando con Poste Italiane.
Premetto che sono già loro cliente con linea FTTC da più di un anno, con addebito della bolletta direttamente in conto corrente e nessun pagamento saltato.
A settembre scorso, quindi dopo l'attivazione della linea FTTC, il mio edificio è stato cablato con linea FTTH.
Non essendo possibile effettuare un upgrade di linea da FTTC a FTTH con Poste, il che già di per sé fa abbastanza ridere ma immagino che possa ritenersi una legittima policy aziendale, ho mantenuto attiva la vecchia linea (per fortuna) e sottoscritto il contratto per l'attivazione di una nuova linea FTTH verso i primi di dicembre 2024, sfruttando l'offerta PosteCasa Ultraveloce Start a 21,90 €, scaduta il 31/12/2024.
Conservo copia della mail di presa in carico dell'ordine e tutta la documentazione contrattuale sottoscritta.
Non avendo ricevuto il modem né una telefonata in tutto il mese di dicembre 2024, ma considerando "normale" il ritardo in quanto è un mese di festività, i primi di gennaio ho contattato il numero 160 chiedendo spiegazioni in merito alla mancata attivazione della linea.
L'operatrice non ha saputo darmi una risposta chiara in merito, mi ha solo detto che avrebbe fatto presente il problema tramite una mail interna all'organizzazione e che l'attivazione sarebbe ripresa di lì a pochi giorni.
Il giorno seguente mi è giunta una telefonata dal numero +39 06 54570 111, in cui un'operatrice diversa dalla precedente mi ha comunicato l'impossibilità di procedere all'attivazione della linea, in quanto il contratto o l'attivazione (non ricordo le esatte parole) non erano stati perfezionati.
Alla mia risposta che il mancato perfezionamento (se poi di questo si può parlare) non era di certo a me imputabile, l'operatrice mi ha liquidato dicendo che non era neanche colpa loro e non ci si poteva fare niente.
Capendo che l'operatrice in questione era stata semplicemente incaricata di fare la scomoda telefonata, ma che non avrebbe potuto risolvere alcunché, ho "sbollentato" e richiamato il 160 pochi minuti dopo per cercare di far valere le mie ragioni.
Ho trovato un operatore estremamente gentile e professionale, che ha ammesso, seppur implicitamente, l'evidente errore nella gestione della procedura, che mi ha detto che non sono l'unico soggetto ad aver segnalato la cosa, che da Poste Italiane non sarebbe stato preteso alcunché (qui ho dovuto sottolineargli che era scontato che non avrebbero dovuto pretendere alcunché, al massimo ero io che dovevo pretendere l'attivazione della linea), e che i primi della prossima settimana avverrà un incontro interno con i coordinatori/dirigenza per capire se ai soggetti che si trovano in questa situazione può essere emesso un codice promozionale per sottoscrivere nuovamente il contratto alle stesse condizioni precedenti.
Quindi non solo dopo un mese non ho una linea FTTH attiva, continuo a pagare lo stesso operatore per una linea FTTC di cui non è possibile fare l'upgrade, ma devo perdere tempo e pazienza dietro ai call center per far valere quelli che dovrebbero essere banali diritti dei consumatori.
Ringrazio solo di non aver disdetto la vecchia linea e di non essere rimasto quindi senza internet per più di un mese.
Lavorando a stretto contatto con la Lega Consumatori non mi mancano i mezzi per provare a far valere i miei diritti/rompere un po' le scatole (perché ora in ogni caso ne faccio una questione di principio, a prescindere dai pochi euro al mese di differenza), ma mi sembra assurdo che in Italia si debba arrivare ogni volta ad agire per avvocati.
Qualcuno qui sul forum sta attraversando un'esperienza simile e/o ha consigli in merito?
Vi terrò informati sugli sviluppi.