Lorenzo1635 per dimostrare che esiste probabilmente gli basta una versione estremamente compressa a bassa risoluzione nell'allegato, qualcosa nell'ordine di qualche decina di MB
A quel punto, per dimostrare che esiste e che è proprio quel file "binario", è sufficiente mandare via PEC al destinatario gli hash del file, in vari formati (SHA256, SHA512, SHA3, ecc.), con l'esatta dimensione del file in byte.
Per evitare che venga eventualmente "modificato" (es da un contenitore in cloud tipo YouTube), compressione in ZIP, 7zip o RAR (anche a coefficiente di compressione nullo, giusto per l'integrità del contenuto).
Solo quel file, eventualmente con quella determinata dimensione, per scrupolo, può restituire quegli hash. Quindi, esisteva già, in quel preciso formato, nel momento dell'invio della PEC o della marca temporale.
In questo modo, si trasferisce unicamente un messaggio di pochi kb (peraltro, si tratterebbe di un testo contenuto nella PEC e non di un allegato), valido tanto quanto il file originale (depositabile su un qualsiasi cloud o chiavetta).
Secondo me, un buon perito potrebbe anche farlo digerire ad un tribunale.