TheMarsican comprendo l’obiezione ma ti segnalo che col passaggio da FTTC ad FTTH siamo passati a downtime di misurabili in minuti all’anno ad ore al mese. Quando mi sono collegato an Internet nel 96 c’era un solo dispositivo collegato via modem ed era tanto vedere due JPG e un paio di pagine di testo in un’ora di navigazione. Magari sono un po’ estremo io come caso, ma nell’ora media del giorno ho una ventina di device collegati alla rete, alcuni dei quali necessitano continuità di connessione. L’espansione della rete veloce è stata spinta dal work from home che è esploso durante la pandemia, ed è stata finanziata coi soldi di pantalone. Il fatto che a un incremento dell’utilità attesa corrisponda un oggettivo (dal mio specifico punto di vista) degrado dell’affidabilità del servizio non rappresenta a mio avviso un risultato desiderabile in vista degli investimenti allocati. Per venire al punto che tu sollevi sì, provvederò a dotarmi di connessione di backup (su rame), con i conseguenti costi raddoppiati e moltiplicazione della complessità di setup per avere un reale failover. Ma se poter lavorare da casa avendo aspettative di stabilità della connessione deve richiedere esborsi aggiuntivi rispetto a quelli che più che bastavano con FTTC, è naturale farsi delle domande.