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  • Scaldacqua a pompa di calore: quanto conviene tenerlo acceso?

Ho fatto installare uno scaldacqua a pompa di calore Ariston Nuos Primo da 80 l., che serve per la cucina e i sanitari nel mio appartamento, dove vivo da solo (il riscaldamento è invece condominiale).
Una volta spento, e una volta che ha consumato la riserva d'acqua calda, com'è noto quando lo si riaccende impiega parecchio tempo prima di essere in grado di fornirne dell'altra. Essendo la mia prima esperienza con uno scaldacqua di questo tipo, consigliate di lasciarlo sempre acceso (magari regolando una temperatura non esageratamente alta) o di spegnerlo e accenderlo al bisogno, riducendo così i consumi ma esponendosi al rischio di restare senza acqua calda se dovesse servire inaspettatamente?
Grazie

    Baltic scaldacqua a pompa di calore Ariston Nuos Primo da 80 l

    Baltic consigliate di lasciarlo sempre acceso (magari regolando una temperatura non esageratamente alta) o di spegnerlo e accenderlo al bisogno

    @simonebortolin pane per i tuoi denti 😉

    Baltic Come è stato impostato? Solo pompa di calore o ibrido?

    In ogni caso ti conviene tenerlo sempre accesso, è abbastanza ben isolato il serbatoio.
    Se lo spegni e l'acqua si raffredda troppo dopo alla riaccensione o ci mette un eternità oppure fa partire le resistenze e addio risparmio.

    Baltic magari regolando una temperatura non esageratamente alta)

    Questo assolutamente, imposta l'acqua su una temperatura in modo da non doverla miscelare quando esce dal rubinetto/doccia. Temperature alte portano soltanto costi di gestioni alti e un COP della pompa di calore da schifo, oltre a farlo riempire di calcare.

    Hanno messo il dosatore a polifosfati? Se si assicurati di tenerlo sempre carico, se no fallo installare e che ne mettano uno proporzionale.

    Grazie mille.
    E' impostato solo a pompa di calore e non mi pare ci sia il dosatore, anche se qui abbiamo un'acqua parecchio "dura"...

    • QRDG ha risposto a questo messaggio

      Ho lo stesso modello ma con pompa di calore esterna.
      Lo lascio sempre acceso in modalità solo PDC a 50°.
      Il serbatoio è ben coibentato e tiene bene il calore.

      Baltic o di spegnerlo e accenderlo al bisogno, riducendo così i consumi

      Questa cosa è assolutamente falsa, si consuma di più se si fa così

        Grazie mille. Oltretutto, tenendolo sempre acceso si eviterebbe di rimanere senza acqua calda e di dover aspettare un bel po' prima di averne altra a disposizione...

        simonebortolin vaglielo a spiegare a quei furbi qui in Germania, che il riscaldamento lasciato a 19 circa quando non c'è nessuno e 20.5 21 quando si è dentro casa è meglio che spegnerlo e accenderlo solo al rientro....sai quanti fanno questo errore (no orrore direi) credendo di risparmiare???

          attackment
          Il serbatoio del suddetto scalda-acqua è un corpo "raccolto" e ben coibentato, per questo non ha la stessa inerzia termica di un'abitazione.

          Non è detto insomma che i tedeschi di cui parli facciano male ad orientarsi sul riscaldamento a intermittenza, dipende dal tipo di casa, di riscaldamento e da quanto tempo stanno fuori.
          E' sempre stato un tema dibattuto.

          Per me è meglio partire dalla temperatura di mandata del proprio impianto, che sia scelta cioè in base all'efficienza dello stesso (per esempio con la caldaie a gas a condensazione meglio stare bassi o moderati, a maggior ragione con il riscaldamento a pavimento, piuttosto chè alti come si usava una volta...) e poi da lì fa conseguire la strategia di riscaldamento più consona.

            rikyxxx Non è detto insomma che i tedeschi di cui parli facciano male ad orientarsi sul riscaldamento a intermittenza, dipende dal tipo di casa, di riscaldamento e da quanto tempo stanno fuori.
            E' sempre stato un tema dibattuto.

            giusto l'anno passato io e un altro italiano con gli stessi termosifoni,, stufa condominiale, lettore dei consumi, mq(2 mq di differenza) abbiamo fatto un confronto sui consumi, io con il metodo di cui sopra, lui abbassando a 15 gradi quando non c'è (esce alle 06:00 torna alle 18 circa) e mettendo a 21 quando arriva, bene io ho consumato piu di un terzo in meno, a piu di qualcuno ho fatto "scuola" in questi anni e tutti mi hanno detto hai ragione, hanno pagato meno con il sistema di una temperatura quanto piu possibile uniforme 🙂

            • rikyxxx ha risposto a questo messaggio

              attackment ho consumato piu di un terzo in meno

              Difficile.
              Io ribadisco che non esiste una "strategia" che va bene per tutti i modelli.

              Per esempio la mia casa di Milano è un appartamento di ringhiera di inizio '900 SENZA cappotto (termicamente parlando, fa pena) e ho il riscaldamento con PDC ad aria.
              Nel mio caso sarebbe una follia senza senso tenere i 19° costanti per tutto il giorno con la casa vuota.

                rikyxxx eppure è cosi, attenzione che qui le case sono piu basse di quelle italiane, raramente sopra i 2.30m. Anche le nostre sono senza cappotto, la mia è peggio della sua eppure i contatori hanno parlato chiaro, da qualche parte ho ancora le foto 😃

                attackment rikyxxx occhio che riscaldamento ad aria, a termosifoni e a pavimento hanno inerzia diverse! L'aria meglio accenderla solo quando c'è qualcuno, i termosifoni e il pavimento h24

                Baltic non mi pare ci sia il dosatore, anche se qui abbiamo un'acqua parecchio "dura"...

                Se non c'è mettilo, altrimenti si riempie di schifezze il serpentino della pompa di calore, e fai come detto su.

                attackment La questione è un pelo più lunga di così.

                Mettendo il caso di una caldaia tradizionale con mandata fissa, accendere e spegnere non cambia più di tanto, tanto l'efficienza è quella la, poiché che va al massimo o modula l'efficienza è praticamente identica.

                Se hai una caldaia a condensazione conviene farla lavorare il più ore che puoi con mandate più basse o in climatica; anche qui la modulazione non influenza il rendimento. Questo soprattutto se hai impianti con molta acqua e tanta inerzia (es. radiante a pavimento o termosifoni in ghisa).

                Se hai una PDC, a meno che non te ne vai per lunghi periodi, conviene lavorare molte ore, queste perché (in general) la PDC modula e si riescono a ottenere COP più alti e consumi minori.

                Impianti a splittini, dipende da varie cose, in genere sono veloci a raggiungere la temperatura desiderata, ma bisogna tener conto del problema della stratificazione.

                Ci sarebbe poi il discorso dell'inerzia termica dell'edificio, ma lì il discorso è lungo.

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