In generale, per prevenire il concetto del diritto di ripensamento (che comunque a memoria mi risulta sia dubbioso possa applicarsi ai servizi intesi come utilities, cioè qualcosa di immateriale fornito in modo ricorrente), che sia a distanza o in negozio, gli operatori nelle note contrattuali hanno introdotto il concetto di rinuncia al diritto a richiesta dell'utente in cambio dell'avvio del provisioning, cioè dei tanti diversi processi che portano all'attivazione.
Il concetto è: hai sottoscritto la proposta di contratto di fornitura che diventerà valido e vincolante nel momento in cui io ti fornisco il servizio (nel caso di internet a casa, ti faccio funzionare la linea), cioè in un momento successivo alla stipula del contratto.
Se vuoi essere attivato + rapidamente, mi dichiari di rinunciare al diritto di ripensamento.
Sennò aspetto i 14 giorni prima di dare via il provisioning. Cioè brucio 14 giorni in cui non succede niente.
poi che sia giusto o sbagliato, eticamente corretto o meno, come sia stata effettuata la vendita ... non entro in tutti questi singoli argomenti. Per dire che il diritto di ripensamento sui servizi Telco di fatto non c'è.
in altre parole: non funziona come per un oggetto che compri su Amazon e che puoi rimandare indietro