In teoria i motori in alternata dovrebbero essere regolati, se Dio comandasse, o variando i collegamenti sui poli del motore oppure variando la frequenza con la quale li si alimenta.
Di solito i motorini dei ventilatori e cose del genere hanno delle "prese" intermedie sugli avvolgimenti e pertanto i regolatori a 2 o 3 posizioni selezionano quelli corretti ai quali applicare la medesima tensione di rete.
Di solito per applicazioni a basso costo \ bassa potenza non si ricorre ad inverter, che invece per esempio trovi sulla pompa di calore, sulla lavatrice, etc. che invece agiscono sulla frequenza.
Sui motorini piccoli, per variare in continuo la velocità, è possibile anche ridurre la tensione perchè, sebbene non sia la cosa migliore, le potenze in gioco sono ridicole e va bene lo stesso.
Praticamente quando una ventola è alimentata alla tensione di rete "piena" raggiungerà una velocità di crociera che è un pelo più bassa della frquenza di rete, sempre che la ventola non sia troppo grossa e il motore non sia troppo piccolo, quindi va in planata.
Riducendo la tensione quanto basta, è probabile che la coppia del motore non sia sufficiente a portare la ventola a girare sincrona con la rete a causa dello sforzo che deve fare e allora rimane sempre in "tiro"