Gabry71 La domanda è questa: ma ipv6 è bene resti senza flag oppure è bene attivarlo?
Se l'ISP offre IPv6 nativo e IPv4 pubblico (e non una delle forme di transizione come 6rd di Fastweb) si può provare ad abilitarlo, e provare.
Se l'ISP offre IPv6 nativo, ed usa una qualche forma di CG-NAT per IPv4 (es. CG-NAT "classico" o MAP-T e -E di Sky e Iliad), è meglio abilitarlo.
Se si hanno problemi si può sempre disabilitarlo. Quando è attivo il firewall perimetrale (es. quello sul router) deve essere attivo e bloccare le connessioni IPv6 in ingresso.
Gabry71 E nel caso a cosa servirebbe averlo o non averlo?
Nel primo caso cambia relativamente poco. Essenzialmente, si comincia ad abituarsi ad usare IPv6, che inevitabilmente finira per sostituire IPv4 perché gli indirizzi IPv4 sono esauriti - che è il motivo per il quale gli ISP sono costretti ad usare CG-NAT per dare l'accesso IPv4 ai clienti.
Nel secondo caso IPv6 abilitato permette di raggiungere le destinazioni che possono essere raggiunti in IPv6 senza passare per il CG-NAT, cosa che può essere utile per certe applicazioni - anche se le destinazioni che supportano IPv6 specialmente in Italia non sono ancora tantissime.
Se l'ISP offre IPv6 solo tramite uno dei meccanismi di transizione IPv4-IPv6 si può abilitarlo se si è interessati a prendere confidenza con IPv6, ci sono meno vantaggi IMHO, rispetto ad un IPv6 nativo.