handymenny
Il senso di questo post e' quello di stabilire qual e' la quantita' di traffico in GB superato il quale l'uso della connessione potrebbe non essere piu' considerato lecito, da questo o quell'ISP.
Quando si fanno questi discorsi viene spontaneo pensare che aumentando la velocita' dell'ultimo tratto della connessione (quello tra ONT dell'utente e OLT in centrale), detto una volta come "ultimo miglio", chissa' quale disastro poi si ripercuota sui tratti a monte, e questo perche' si pensa a un uso sempre pieno della banda disponibile nell'ultimo tratto.
La questione' e' pero' diversa se si parte da quanto e' il consumo di dati: mediamente si stima che ogni linea fissa nel 2023 avra' consumato tra i 400 e 500 GB al mese e questi 500 GB con una 2.5 (che va a 2.2 in download considerando l'overhead) potrebbero essere spostati in circa 30 minuti, oppure con una 10 Gbits (che va a 6 considerando quello che si legge in giro) in poco piu' di 6 minuti: considerando che in un mese di 30 giorni vi sono 43200 minuti, a banda piena (se ce ne fosse la possibilita', intendo) il tempo che lo spostamento di quei dati occupa e' meno dello 0,03% (con una 2.5 che va a 2.2 nominali) o dello 0,014% (con una 10 Gbits che va a 6.0 nominali).
Cioe' per la maggior parte del tempo, qualsiasi linea FTTH anche la piu' veloce immaginabile non sposta niente o sposta veramente poco rispetto a quella che e' la sua possibilita' teorica. Questo significa che, di fatto, l'ultimo tratto e' sempre sgombro e MAI congestionato considerando l'uso di dati che se ne fa effettivamente: non e' che aumentando la velocita' di un tratto della rete NON congestionato (nella nostra ipotesi e' l'ultimo miglio) il traffico aumenta in maniera diretta e proporzionale, e questo perche' con velocita' nominali sempre piu' alte non sara' mai l'ultimo tratto a rappresentare il collo di bottiglia.
Se avessimo l'ultimo miglio in ADSL 7 Mbits per spostare 500 GB ci vorrebbero piu' di 7 giorni e 14 ore di utilizzo, e non vi e' chi non veda che allora si saremmo in prossimita' di congestione di rete sull'ultimo tratto e aumentandone la velocita' il traffico che esce da quell'ultimo tratto aumenterebbe. Con una FTTC da 50 Mbits per spostare 500 GB ci vorrebbero poco piu' di 22 ore, quasi un giorno su 30, mezza giornata con una FTTC da 100 e un po' meno di 7 ore e mezza con una FTTC da 150: quindi e' probabile che gia' con le FTTC l'ultimo tratto non e' congestionato, rimane un sacco di tempo libero sul mese.
I colli di bottiglia stanno nei tratti di rete congestionati e questa congestione si puo' verificare su quei tratti maggiormente condivisi per numero di utenti, che sono ben oltre l'OLT ossia sono nella rete di backhaul, in quella core o nei tratti oceanici in cui la congestione dipende da quanti utenti in un dato istante la stanno usando in condivisione.
Se un tratto e' congestionato, significa che non passano piu' dati di quelli che ci stanno passando: quindi se aumenti la banda di quel tratto (intesa come giga o tera per unita' di tempo, Gbits o Tbits) allora si che la quantita' di dati che esce da quel tratto aumenta, e a catena devi poi potenziare a monte tutte quelle reti sulle quali quel traffico in uscita passa ipotizzando che quell'aumento di traffico le faccia congestionare, oppure puo' stare tutto com'e' se il tratto congestionato era solo quello potenziato.
Se invece un tratto non e' congestionato e aumenti la sua velocita' di spostamento dati, allora la quantita' di traffico totale che esce da li' non aumenta.
La mia tesi e' che nell'ultimo tratto in FTTH (tra ONT e OLT) il traffico non e' congestionato e che la congestione che si verifica a monte dipende da quanti utenti stanno usando in condivisione quel tratto di rete a monte molto piu' che dalla velocita' dell'ultimo miglio fatta da quegli utenti.
Ciao
Claudio