00db
Il problema è che mentre gli apparati xDSL sono stati da subito interoperabili fra loro senza "certificazioni" - più o meno necessarie - da parte degli ISP (come il WiFi, del resto), con xPON gli stessi produttori hanno lasciato troppo margine di manovra per interessi loro. La soluzione sarebbe una omologazione effettuata da un ente certificatore esterno alla quale poi tutti gli ISP dovrebbero adeguarsi. Ad esempio la WiFi Alliance pochi giorni fa ha superato le 80.000 certificazioni (necessaria per avere il logo "WiFi Certified").
Comunque tutte le funzioni utente che gisutificano un apparato libero sono dal routing in poi - a layer 2 lato WAN c'è veramente nulla che puoi fare in xPON se non monitorare l'attenuazione e poco altro. C'è anche da dire che mentre la xDSL è una punto-punto la xPON è condivisa e un ONT che fa casino può danneggiare altri utenti.
Certo, ci sono quei casi dove l'ONT dell'ISP funziona male e ci mettono troppo tempo a risolvere. AGCOM dovrebbe monitorare queste situazioni ed imporre delle penali se la qualità media del servizio erogata non è adeguata, anche se supera in qualche modo i minimi. E sicuramente deve essere obbligatoriamente fornito un ONT capace di offire la velocità massima contrattuale venduta, e andrebbero penalizzati gli ISP che trascinano i piedi se chiedi il "modem libero".
Poi c'è chi odia l'ulteriore scatoletta esterna o ha problemi con il router che non ha sufficienti porte ad alta velocità usabili - ma in quest'ultimo caso bisogna votare con il portafoglio e non acquistare quei prodotti, se proprio si pensa di avere la necessità della velocità massima su singolo dispostivo.
Altrimenti il rischio è quello di spostare l'attenzione su aspetti marginali, guardare il dito e non la luna.