microchip1967, non è del tutto corretto. Se la fattura è intestata all'impresa (non all'azienda, che è un'altra cosa: cfr. art. 2555 cod. civ.), essa per legge va sempre emessa con il codice fiscale:
- il codice fiscale dell'imprenditore titolare, qualora si tratti di un'impresa individuale (in questo caso l'impresa coincide con la persona fisica, che la esercita sotto un nome chiamato "ditta", che deve obbligatoriamente essere accompagnato dal proprio nome ai sensi del combinato disposto tra gli artt. 2082 e 2563 sgg. cod. civ.);
- il codice fiscale del soggetto diverso da persona fisica, qualora si tratti di una società dotata o meno di personalità giuridica (società di persone, società di capitali, società cooperativa, associazione, fondazione etc.; tra l'altro associazioni e fondazioni non hanno obbligo di avere partita IVA).
Che poi il codice fiscale coincida con la partita IVA, questo è un altro discorso.
Secondo l'orientamento dell'Agenzia delle entrate, è possibile portare in detrazione le ricariche anche se intestate a soggetto diverso dall'intestatario del contratto. Ovviamente, in questo caso non è possibile detrarre le spese sostenute in fase di conclusione del contratto stesso (attivazione della carta SIM).
Io negli anni mi sono fatto fatturare utenze e ricariche di Vodafone, Nòverca e Tim. Con tutti gli altri operatori non ci sono mai riuscito. Vodafone aveva un numero breve in dècade 4 (originariamente in dècade 2) dedicato, ma poi lo disattivò.