bortolotti80
sono tre le componenti di cui possono richiederti la restituzione:
a)i costi sostenuti dall’operatore per dismettere o trasferire l’utenza;
b)la restituzione totale o parziale degli sconti sui servizi e sui prodotti;
c)il pagamento delle rate residue relative ai servizi e ai prodotti offerti congiuntamente al servizio principale
Per la lettera a il valore non puo' essere superiore al minimo tra i costi sostenuti dall'opertore e il valore implicito del contratto.
Il valore implicito e' cosi' definito:
la media dei canoni che l’operatore si aspetta di riscuotere mensilmente da un utente che non recede dal contratto (almeno fino alla scadenza del primo impegno contrattuale, che come noto non può eccedere i 24 mesi).
Quindi loro possono chiederti per il punto a il minimo fra i due valori.
Per quel che riguarda il punto b invece la restituzione deve avvenire nel limite pari alla differenza tra la somma dei canoni che l’operatore avrebbe riscosso qualora fosse stato applicato il prezzo implicito e la somma dei canoni effettivamente riscossi dall’operatore fino al momento del recesso
Ti riporto l'esempio contenuto nel cfr B della delibera agcom:
"S’immagini un’offerta promozionale della durata di 24 mesi caratterizzata da un canone di 20 euro per i primi 12 mesi e di 30 euro per i restanti 12 mesi.Un operatore si attende quindi di ricavare da un utente che non esercita il recesso durante tale arco temporale 600 euro (12x20€+12x30€), cui corrisponde un valore atteso mensile di 25 euro(il prezzo implicito)."
"Secondo l’Autorità, invece,le spese di recesso che l’operatore si riserva di imputare agli utenti per la restituzione degli sconti dovrebbero essere determinate nel rispetto del vincolo di uguaglianza tra il ricavo che l’operatore si aspettava di realizzare in corrispondenza del mese in cui avviene il recesso e il ricavoeffettivamente realizzato dall’operatore fino a quel mese.Ritornando all’esempioprecedente, al dodicesimo mese il ricavo atteso dall’operatore è pari a 300 euro (25€x12),mentre il ricavo effettivamente realizzato dall’operatore (senza considerarele spese di recesso) è pari 240 euro (20€x12). Pertanto, nel rispetto del vincolo di cui sopra l’operatore potrà imputare all’utente che recede al dodicesimo mese al massimo la somma di 60 euro. Questo meccanismo,oltre essere equo in quanto consente all’operatore di salvaguardare la redditività attesa dell’offerta promozionale è anche proporzionato alla durata residua dell’offerta. Infatti,se il recesso dovesse avvenirea scadenza del contratto le spese di recesso (determinate con tale meccanismo) saranno nulle in quanto al ventiquattresimomese il ricavo atteso coincide con quello realizzato in assenza di recesso."
Qual'ora non rispettino questi criteri manda pec con contestazione. Aspetta i tempi previsti per la risposta e qual'ora insistano o non rispondano apri istanza di conciliazione su conciliaweb.