od1n0 , no, pardon: era 477/2002, segnatamente del 26 novembre.
https://www.cortecostituzionale.it/actionSchedaPronuncia.do?param_ecli=ECLI:IT:COST:2002:477
È una sentenza cardine poiché ha individuato un principio ormai indiscusso, esteso anche alla procedure fiscali ed amministrative da una pletora di sentenze di Cassazione, per esempio la sentenza Sezioni Unite Civili, 17 maggio 2017, n. 12332.
Technetium , 5 giorni sono il termine per pagare la sanzione con importo scontato, non per chiedere annullamento in autotutela o proporre ricorso, sia gerarchico che giurisdizionale: in questo caso i termini sono assai più lunghi...di solito rispettivamente 60 e 30 giorni dalla notifica.
In riferimento alla raccomandata, non va come dici tu: se sei all'estero ma la tua residenza è confermata come quella di destinazione della raccomandata, il postino lascia l'avviso e se non ritiri il plico entro 10 giorni è comunque dato per notificato.
Quindi siamo abbondantemente entro i termini per ricorrere.
Technetium , il costo di notifica con la pec è illegittimo.
Probabilmente è un refuso della relata di notifica che riporta i medesimi costi di postalizzazione: bisogna farseli decurtare dall'organo accertatore o, alla brutta, non pagarli detraendoli dal totale dell'importo.
motoko , se dovesse capitare a me di ricevere una sanzione amministrativa da quel Comune farei immediatamente un accesso civico ai fini di avere PROVA che il costo per l'Amministrazione per la mia notifica sia proprio di quei 4 euro messi in delibera (es. "appalto" con ditta): se invece venisse fuori che la pec la gestiscono in home e quei 4 euro sono un "forfettario" ti assicuro che dopo 2 giorni il sindaco salta...e ci rivediamo alla Procura della Repubblica.
Che poi, a dirla tutta, se non volessi pagare i costi di notifica si attaccano: non possono farmi cartella esattoriale per i costi di notifica (vedasi Cassazione).