[cancellato] Meglio la verità assoluta di qualche infallibile opinionista del forum.
Diciamo che senz'altro non dovevo risponderti in maniera scocciata e, per tua norma da ora in avanti, considera sempre che io NON mi ritengo infallibile / sopra le parti / migliore / opinionista (o scegli tu il termine) nei confronti di chiunque, esperto, novizio o intermedio che sia in questo forum, a cominciare da te.
Ho altresì una certa dose di pazienza verso gli altri in generale ma anche io purtroppo sono tentato e capace di mandarli affanbagno talvolta a torto, talaltra, meno frequentemente, a ragione.
Chiariti questi punti, semplificando per quanto possibile, in un contratto le conseguenze di un inadempimento devono essere determinate o determinabili per poter generare un addebito in fattura.
C'è un'altra conseguenza residuale per un inadempimento contrattuale, e cioè che in generale questo può originare una richiesta di risarcimento danni da parte del contraente non inadempiente.
Ora, scrivere da parte tua che ci possano essere conseguenze alla mancata restituzione presuppone o l'una o l'altra ipotesi.
Al momento nel contratto e CGC di Poste NON ravviso conseguenze espresse, determinate o determinabili, in danno dell'utente per la mancata restituzione di apparati e SIM, motivo per cui qualunque addebito in fattura causato da una mancata restituzione è all'apprenza di per se illegittimo.
Se tu, avendo indagato meglio i documenti, hai già ravvisato invece una disposizione contraria a quanto appena scritto, dovresti per cortesia solo indicarla puntualmente e mi riterrò corretto sul punto specifico e con soddisfazione di entrambi (tu che mi hai corretto, io che imparo).
Resta l'opzione di una richiesta di risarcimento per danni ed a mio modesto ma ritengo fondato avviso mai, mai e poi mai Poste o Vodafone o qualunque soggetto sano di mente intenteranno una causa davanti ad un giudice (con tutto ciò che ne comporta) per farsi risarcire il danno conseguente alla mancata restituzione di un centimetro quadrato di plastica e metallo disattivato, da dover smaltire con costi loro e rispetto al quale la lettera del contratto non è esente almeno da interpretazione contraria che il giudice dovrà prendere in considerazione.
Per chiudere con la storia della contraddizione o delle interpretazioni / equivoci come pare a me: partendo dall'assunto che NON ho scritto in nessun punto che l'OP deve NON restituire ovvero restituire quello o quell'altro, ho invece scritto reiteratamente che quelle disposizioni, per quanto curiose, l'OP le aveva interpretate correttamente.
La questione sulla revoca del mandato SDD che tu hai sollevato è che
[cancellato] La chiusura della domiciliazione non mette al riparo da una fatturazione a parte con somme eventualmente dovute comunque
ed al riguardo NON ho detto che un SDD revocato ci salvi dal dovere all'operatore le somme... dovute.
Le somme, per essere dovute (eventualmente o comunque), per quanto detto circa la responsabilità contrattuale devono essere (già) previste: mancando una determinazione, anche relativa, di quelle somme, tali ipotetiche somme NON saranno mai dovute (eventualmente o comunque), fatto salvo quanto detto prima circa disposizioni contrattuali di cui non sono a conoscenza (e che sei appunto invitato ad integrare qui per miglior servizio a me, all'OP ed alla comunità tutta).
La revoca mette al riparo più da ipotetici, improbabili addebiti illegittimi ed a questi ipotetici addebiti illegittimi si riferiva la mia chiusura sui
Perché solo a quello, al recupero di somme pagate indebitamente, servirebbe eventualmente
Ti prego di tenere in conto che questa mia esposizione è si sin troppo puntuale ma non è "puntuta" o polemica: ho cercato di illustrarti la mia posizione tentando di non lasciare punti inevasi anche a rischio di una certa petulanza espositiva MA senza intenti "bacchettoni" o "revanscisti" nei tuoi confronti. 😇
Buona domenica, grazie ed arrivederci. 😉