handymenny Analisi lucidissima. Complimenti. Aggiungo, però, che sebbene la crisi riguardi tutto il settore delle telecomunicazioni e sia stata recentemente esacerbata dall'aumento dei costi energetici (che sono la linfa vitale per le telco), non tutti gli operatori infrastrutturati (allo stato attuale 5, se vogliamo includere anche Fastweb che detiene una licenza MNO e che tale si potrebbe definire) sono stati impattati e colpiti allo stesso modo. Non tutti, aggiungo, hanno sostenuto gli stessi costi miliardari all'asta per le frequenze 5G, anzi tra questi WINDTRE è quella che ci ha visto lungo e che ha avuto un equivalente di spettro a costi ridotti.
Partiamo dal principio che lo stato italiano ha solo preteso di fare cassa, ma anche le autorità europee che hanno approvato accordi come la ingiusta e iniqua rispetto alla concorrenza JV Iliad-W3 o la fusione WIND-H3G con Iliad tra le conditio sine qua non, non scherzano....
Se guardiamo il complesso e lo stato delle cose a tutto tondo, per me WINDTRE è quella che ha avuto più aiuti ed è l'unica a trovarsi alle spalle un gruppo plurimiliardario quale Hutchison, che mi pare evidente non abbia più molti interessi qui in Italia (vedesi la necessità urgente di cedere l'infrastruttura di rete).
Per tornare in tema, non concepisco quest'ultima novità sulla B20, che unita al piuttosto marcato risparmio energetico (specialmente in area ZTE), sta finendo per ridurre drasticamente le prestazioni della rete mobile.
Senza considerare che su questa rete sono anche attivi clienti con soluzioni di connettività fissa/fwa.