Che l'impianto elettrico è dimensionato per proteggere fino alla presa - oltre si entra nel mondo degli apparecchi e delle "normative prodotto".
Ora, se la linea ha cavi e protezioni tarate per sopportare 32A nominali, cosa evita che in caso di guasto o sovraccarichi dati dall'abuso di multiple e derivazioni da parte dell'utente quella povera presa schuko si possa sciogliere come neve al sole? Niente... Ecco perché non si può fare dal punto di vista normativo.
ochoalmocho Forse basterebbe mettere un MT da 16A a monte della presa da 32A?
A questo punto cambi anche la presa con una da 16, tanto non potresti più in questo frangente sfruttare la maggior potenza collegando un apparecchio da 32A.
La soluzione più elegante è mettere un quadretto con un MT da 16A collegato in parallelo alla presa (allo stesso circuito insomma) con a valle le prese da 16A CEE o schuko che servono. Però è una modifica all'impianto che richiede nuova DiCo.
Ma siccome i carichini spesso possono cambiare il cordone di alimentazione per adattarsi alle prese disponibili tanto vale scavalcare la schuko (che per quelli più seri porta ad un limite massimo di 13A di ricarica per non sciogliere le prese per carichi prolungati, mentre mantengono i 16A con la connessione industriale) e montarne uno con connettore adeguato. Meglio ancora, sarebbe da montare una wallbox visto che le auto plug-in hanno autonomie ridottissime e vanno necessariamente caricate ogni sera se si vuole sfruttarle un minimo (altrimenti è ibrida solo sulla carta), stare lì ogni volta a tirare fuori il carichino e rimetterlo via non ti passa più. 😉 Meglio evitare di andare in giro senza il caricatore, non si sa mai.