• FTTC
  • Discussione sui civici (estratta)

andreagdipaolo, la consuetudine negli ordinamenti di diritto positivo è fonte subordinata a tutte le altre (al contrario di quanto accade nei sistemi di common law). Quindi può essere secundum legem o, più tipicamente, praeter legem, mai contra legem.
Telecom Italia (diamo onore a Telecom, che è un minuscolo operatore toscano) mappa come le pare. Vero, verissimo. La cosa strana è però che le mappe degli altri non sempre corrispondono a quelle di TI. Per questo io penso che gli operatori si approvigionino di dati da più fonti. Ad esempio Tiscali ha una marea di posti rurali della Toscana e del Cilento che su TI non sono mappati.

Tornando al KO, io non credo che sia così certo. Il numero civico di una mia zia non esisteva nelle mappe TI e lei diede il numero prima; la linea le fu attivata tranquillamente (e oltretutto non c'è stato verso di far correggere il numero se non nell'indirizzo di corrispondenza: prima che cambiasse operatore, l'impianto risultava ubicato al civico precedente).

  • Hadx ha risposto a questo messaggio

    Frank Tornando al KO, io non credo che sia così certo. Il numero civico di una mia zia non esisteva nelle mappe TI e lei diede il numero prima; la linea le fu attivata tranquillamente (e oltretutto non c'è stato verso di far correggere il numero se non nell'indirizzo di corrispondenza: prima che cambiasse operatore, l'impianto risultava ubicato al civico precedente).

    Se Telecom associa un civico ad un armadio, quando attivi una linea su quel civico la linea sarà caricata su una porta dell'armadio a cui risulti collegato.
    Se quando arriva il tecnico vede che l'armadio a cui sei realmente collegato è diverso da quella sui cui è stata attivata la porta, sarà obbligato a dare ko, al massimo segnalando l'errore di database per future correzioni.

    Dare un numero diverso dal proprio è tecnicamente fattibile fintanto che l'armadio di appartenenza è il medesimo. Ma non è questo il caso.

    Io non so se i numeri civici nella mappa TI sono rigidamente associati a un ARL; magari è così nei condominî, ma non nelle case singole.
    Posso però riferire la mia esperienza, che cozza un pochino con quest'affermazione lapidaria:

    1. la casa di uno dei miei parenti a cui ho fatto recentemente attivare la linea ha due ingressi che, come già spiegato, immettono nella stessa proprietà indivisa, però il numero civico di uno dei due ingressi risulta associato a un armadio situato a 31 metri e uno situato a 145 metri (non tutti i siti riportano entrambi gli armadî, ma anche il supporto tecnico Tìscali mi ha confermato di vederli entrambi) e il numero civico dell'altro ingresso (sono due cancelli separati da una striscetta di muro larga meno di 50 centimetri e ci saranno tre metri di distanza tra i due cartellini; i due cancelli immettono nello stesso cortile e alle spalle del cortile c'è una casa unica) invece risulta su un ARL tipo a 300 metri, il cui codice non corrisponde a nessuno dei due di quelli dell'altro civico.
      Ebbene, io ho fatto l'ordine con il civico a me più comodo e i tecnici a casa si sono presentati più volte (se non sbaglio tre volte venuti proprio, ma ci sono state telefonate in cui mi sono stati annunciati sopralluoghi esterni). Una di queste volte hanno detto che all'ordine era stato associato l'armadio sbagliato, ma non hanno mandato il KO: hanno risolto loro stessi e alla fine l'ordine è stato completato. Si tratta di eVDSL che negozia a 145 Mbps down e 20 up: direi che posso ritenermi soddisfatto. Secondo voi con questi parametri quale può essere la distanza effettiva dal cabinet?
    2. per questo ho creato un'immagine, che per quanto raffazzonata credo renda meglio rispetto alla descrizione testuale:


    Nell'immagine la proprietà di mia zia è segnata con una freccetta: nel 1981 era un terreno, nel 1991 un edificio in costruzione, nel 2001 un palazzetto.
    Come vedete dall'immagine tra il 1971 e il 2001 ci sono state diverse variazioni dell'odonomastica e della numerazione civica. Prima dell'ultima revisione della numerazione civica, due strade sono state accorpate.
    Il cambiamento urbanistico è stato rilevante perché negli anni ’70 il Comune decise di demolire i resti di una cinta muraria che comunque era andata distrutta da anni, comprendente una porta. Al di là della cinta muraria, c'erano dei terreni non edificabili e poi c'era un piccolo insediamento abitativo separato dal resto della città.
    Dopo l'abbattimento della cinta muraria, con una modifica al piano regolatore i terreni divennero edificabili.
    Mia zia acquistò un lotto negli anni ’80 e sull'atto di compravendita è scritto «contrada Lottizzazione», che era l'indirizzo che risultava al catasto.
    Quando fu chiesta la concessione edilizia (all'epoca c'era ancora il regime concessorio), essa fu rilasciata come «prolungamento corso Frank - contrada Lottizzazione», ma in realtà la casa, che è quella segnata sulla stellina
    Il terreno è stato acquistato negli anni ’80, quando prima c'erano ancora le mura di cinta che lo separavano dalla città. Dopo il terreno c'erano altri terreni privati e poi cominciava quello che sulla mappa ho segnato come viale A.G. di Paolo, che faceva parte di un piccolo centro abitato staccato da quello principale del comune. Sull'atto di compravendita del terreno c'era scritto «contrada Lottizzazione», che era anche l'indirizzo che risultava al catasto.
    Sulla concessione edilizia fu indicato «prolungamento di corso Frank - contrada Lottizzazione». In realtà la casa si trovava tra l'ex prolungamento corso Frank e l'ex viale Di Paolo, cioè subito dopo il primo incrocio e prima del secondo, comnque si trattava di un'indicazione provvisoria perché quel tratto era sprovvisto di denominazione.
    Al momento della consegna dei lavori, anno 1999, la strada si chiamava tutta via Nuova (composta dall'ex prolungamento di corso Frank + l'ex viale Di Paolo + quello che era in mezzo), ma la casa non fu enumerata ed è rimasta senza numero civico sino al 2001. A fine 2000 fu messo il numero 86, ma Telecom Italia aveva ancora la vecchia mappa con la strada che finiva a 84 e dopo cominciava il viale Di Paolo, che però era sparito dalla mappa (dunque era stata recepita la soppressione dell'odonimo). Mia zia diede quindi il numero 84 e le misero la linea, senza segnalare nessun KO e anche in tempi piuttosto rapidi.
    Posso dire con certezza, comunque, è che l'attuale numero 86 è collegato a una chiostrina che si trova nel palazzo che all'epoca aveva il numero 62 e oggi il numero 88, mentre il numero 82 è collegato a un'altra chiostrina.

      Frank una cosa la debbo dire: deve proprio appassionarti questo argomento, perchè non ho mai visto un post così articolato in un colpo solo, nè in questo nè in altri forum.
      E mi ritengo fortunato ad avere una casa in Italia il cui indirizzo non è mai cambiato dal 1919, anno del passaggio del comune all'Italia 🤣

        Frank Una di queste volte hanno detto che all'ordine era stato associato l'armadio sbagliato, ma non hanno mandato il KO: hanno risolto loro stessi e alla fine l'ordine è stato completato.

        Bene, quindi hai visto tu stesso.
        Sei stato semplicemente fortunato che il tecnico intervenuto sa fare il suo lavoro e ha corretto lui al volo. Concorderai anche tu che non è però buona norma affidarsi al caso quando si possono fare le cose adeguatamente ed evitarsi qualunque problema.

        Frank Si tratta di eVDSL che negozia a 145 Mbps down e 20 up: direi che posso ritenermi soddisfatto. Secondo voi con questi parametri quale può essere la distanza effettiva dal cabinet?

        Devi postare le statistiche, la velocità non dice nulla.

        In un nuovo thread ovviamente, qui siamo sufficientemente OT.

        • Frank ha risposto a questo messaggio

          x_term non ho mai visto un post così articolato in un colpo solo

          Non è il più lungo, scorri i post di Frank 😛

          x_term, si tratta di deformazione professionale. Per lavoro purtroppo mi occupo di diritto amministrativo. Dico «purtroppo» perché non è ciò che avrei voluto fare nella vita, ma purtroppo il mio destino è stato questo e me lo devo tenere. Avendo una certa età ho deciso che non è il caso di guardarmi indietro e rimuginare su ciò che avrei potuto fare o non fare. Anziché inseguire sogni oramai irrealizzabili (e anziché coltivare il rimpianto di non averci provato seriamente quando era possibile), cerco di migliorare la mia situazione attuale. Tra qualche settimana dovrei riuscire a ottenere una mobilità per un altro ente in cui ho possibilità di sviluppo della mia carriera nettamente superiori, dopodiché cercherò di accedere alla dirigenza. Nel frattempo continuo a coltivare i rapporti con l'ambiente accademico.

          Hadx

          Sei stato semplicemente fortunato che il tecnico intervenuto sa fare il suo lavoro e ha corretto lui al volo

          Non so se non mi sono spiegato io o sei stato tu a non avere la pazienza di leggere (questo non è un forum di analfabeti funzionali, pertanto escludo l'ipotesi che tu abbia letto e non capìto).
          In uno dei due casi descritti, l'immobile ha due ingressi quasi attaccati, con due numeri civici differenti. Sono entrambi miei numeri civici, mica uno solo dei due. Dunque come fai a dire che ho dato un numero civico diverso dal mio? L'abitazione è identificata da entrambi. Se nella mappatura TI i due civici risultano associati a cabinets diversi, è chiaramente un problema della mappa. Ne è riprova il fatto che uno dei due numeri civici risulta a una distanza di centinaia di metri superiore dalla centrale, quando in realtà la distanza effettiva è identica.
          Nell'altro caso, la strada secondo Telecom Italia sul lato pari finiva a 84, quando nella realtà finiva a 126. Quindi chi abitava dall'86 al 126 era costretto a dare come riferimento il numero 84, altrimenti l'ordine neanche porteva partire. Del resto chi abitava nel tratto che prima si chiamava via A.G. di Paolo comunque non aveva l'alternativa di poter indicare l'indirizzo vecchio, poiché la solerte TI aveva provveduto a rimuovere dal proprio stradario l'odonimo soppresso, ma era rimasta alla vecchia numerazione di via Nuova, senza aggiornarla, come se via A.G. di Paolo fosse stata distrutta e non semplicemente riclassificata.

          Hadx

          Concorderai anche tu che non è però buona norma affidarsi al caso quando si possono fare le cose adeguatamente ed evitarsi qualunque problema.

          Ma in nessuna delle due situazioni mi sono affidato al caso. Nel primo dovevo necessariamente scegliere se dare un numero o un altro, visto che sono mappati separatamente: e ovviamente non sono così fesso da dare quello con la situazione a me sfavorevole. Nel secondo non potevo dare il numero vero perché sullo stradario TI non risultva esistere, così come tutti i numeri successivi.

          andreagdipaolo, ma le chiostrine si vedono. Nel caso da me descritto si tratta di case singole, non provviste di chiostrina e appoggiate su chiostrine di palazzi vicini.

          Ciao caro,

          Ti confermo che non ho letto nella sua interezza il tuo messaggio.
          Per quanto apprezzo i post dettagliati, e se necessario anche parecchio lunghi (chi legge assiduamente il forum si sarà sicuramente imbattuto in uno dei miei post tecnici chilometrici, puaret), post molto lunghi che parlano della situazione di un singolo utente, e le successive risposte, portano a perdere il filo della discussione, a danno del Original Poster che deve districarsi nei vari messaggi.
          La mia risposta era giusto per riportare la discussione in tema (come sottolineato nel regolamento) e non farla partire per la tangente.

          PS: Mi sa che non hai avuto la pazienza di leggere il mio messaggio, noterai che io non ho mai detto che hai dato "un numero civico diverso dal tuo".

          • Frank ha risposto a questo messaggio

            Hadx, purtroppo la mia non è la situazione di un singolo utente, ma una situazione generalizzata in almeno una decina di comuni della bassa Terra di Lavoro, da Casoria a Caserta (Afragola, Aversa, Casoria e Caserta sono quelli maggiori).
            Inoltre, si perde molto più a tempo a fare continue riformulazioni dovute al fatto che un utente risponde senza aver letto tutto, piuttosto che a leggere tutto insieme 😉

            PS
            Avevi scritto «Dare un numero diverso dal proprio è tecnicamente fattibile fintanto che l'armadio di appartenenza è il medesimo». In realtà nei casi da me descritti o si hanno più numeri (perché si hanno più ingressi) oppure si è costretti a dare un altro numero perché il proprio non è presente in mappa. Tutto qui 😉

            • Hadx ha risposto a questo messaggio

              Frank purtroppo la mia non è la situazione di un singolo utente, ma una situazione generalizzata in almeno una decina di comuni

              Perfetto. Procediamo per assurdo.
              Assumiamo allora che la situazione in oggetto sia tipica di ogni singola abitazione italiana, tranne una.
              Ti è stato spiegato che l'utente è nella "situazione particolare" (piuttosto il contrario, ma procediamo per assurdo), e quindi vive nell'unica abitazione italiana a non presentare il problema.
              Nessuno nega che io problema non esista o sia diffuso, ma piuttosto che non è direttamente ricollegabile ad un problema di cui l'utente soffre.
              Ciò rende il tutto Off Topic, interessante certo, ma OT. E per questo vietato da regolamento.

              Se vuoi parlarne in una discussione separata puoi benissimo farlo, anzi ti invito a farlo.
              Ma non puoi farlo in questa discussione in quanto non attinente.

              Frank Avevi scritto «Dare un numero diverso dal proprio è tecnicamente fattibile fintanto che l'armadio di appartenenza è il medesimo». In realtà nei casi da me descritti o si hanno più numeri (perché si hanno più ingressi) oppure si è costretti a dare un altro numero perché il proprio non è presente in mappa. Tutto qui 😉

              Quindi mi stai dando ragione.
              È tecnicamente fattibile fintanto che i due civici siano collegati allo stesso ARL. Se non lo sono si va incontro a problemi, che possono o meno venire risolti in fase di attivazione a seconda della fortuna (precedentemente da me definita caso).

              Se poi il civico non esiste nei db è tutt'altro problema, di cui nessuno peraltro aveva discusso qui, che ovviamente richiede una gestione diversa. Anche questo è già stato trattato nel forum.

              In ogni caso, accertato che siamo distintamente OT, ti invito se volessi discuterne ancora o rispondere a questo od altri messaggi ad aprire una discussione specifica.

              Tra qualche ora rileggerò la discussione e cercherò di nascondere i messaggi non in tema al fine di riportare la discussione all'argomento iniziale.

              Se qualcuno preferisse invece che venissero scorporati i messaggi e inclusi in una nuova discussione (possibile fino ad un certo punto per ragioni tecniche) lo dica e cercheremo di farlo

              Scusami, @Hadx, ma c'era stato un equivoco. Avevo capìto fischio per fiasco. Non avevo compreso che tu stessi dicendo che sono off topic in questa discussione, ma in generale, perché la mia era una situazione singola. Pardon. Stavolta ho toppato io nella comprensione del testo.
              Se vuoi, puoi scorporare la discussione.

              Con qualche complicazione ho estratto alcuni messaggi, continuate pure se volete

              • Hadx ha messo mi piace.
              10 giorni dopo

              Buongiorno, ragazzi.

              Ieri sono stato ad Afragola per lavoro e mi sono fatto un giro a piedi nel centro storico, meraviglioso nella sua decadenza (no, non sono ironico). Visitare il Palazzo di Città ristrutturato con i fondi del programma P.I.U. Europa è stata un'emozione forte, che ha evocato ricordi della mia giovinezza. Ricordo ancora il rumore della fontana.
              Ho notato una marea di RoE di Telecom Italia (Telecom Italia e basta, non FlashFiber) disseminati al di fuori degli edifici, sulle pareti esterne in prossimità degli ingressi. Ho fatto pure qualche foto.
              Mi sono segnato gli indirizzi ed effettivamente, effettuando le verifiche di copertura con FiberMap, risulta la FttH, anche se con numeri civici diversi, perché hanno fatto un pasticcio. Sul sito Tim FttH la velocità stimata è sempre 900/100 (minima 200/20 e massima 1000/100), mentre la latenza la 6 ms.
              Diciamo che se si fossero sforzati si sarebbero potuti accorgere facilmente di quali sono i cartellini dell'attuale numerazione e quali quelli delle numerazioni precedenti.

              Ora, la cosa strana è che su FiberMap dà solo copertura FttH, non FttC. Eppure su Fastweb risulta FttC 100 Mbps e su Tiscali risulta «fw-rv-vcab». @andreagdipaolo mi sa dire se questa sigla è relativa alla FW SLU o alla FW VULA? A me a naso sembra la FW SLU, ma non ho visto apparati FW in giro, quindi mi chiedevo se potesse essere la FttC di Tim che però Tim non commercializza per essa stessa. Ho visto invece che dal corso Enrico de Nicola sino a piazza Castello hanno smontato un sacco di cabinets (è rimasto il supporto sotto).

              • Hadx ha risposto a questo messaggio

                Frank su Tiscali risulta «fw-rv-vcab».

                VULA Fastweb.

                Dunque è la cosiddetta doppia VULA. Allora com'è che su FiberMap, che dovrebbe fare riferimento alla copertura Tim, non risulta copertura FttC? Mistero della fede.

                • Hadx ha risposto a questo messaggio

                  Frank Indirizzo che controlliamo?

                  Prova ad esempio il 25 di via Fratelli Rosselli. Che poi questo è il vecchio civico, valido sino al 2000. Sulla mappatura TI risulta col vecchio civico, non col nuovo.

                  • Hadx ha risposto a questo messaggio

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