FulvioC non contestando la richiesta in qualche modo la giustifichi accettando, di fatto, di pagare. Magari sbaglio...
Allora, la contestazione (messa in mora) è sacrosanta e necessaria, però all'atto pratico, se tu contesti ed allo stesso tempo hai la domiciliazione attiva, alla fine paghi e rimani appeso alla buona volontà di WindTre di restituirti il maltolto.
Nel caso W3 non accogliesse subito il tuo reclamo (hanno 45gg per rispondere, e nel frattempo la fattura è andata all'incasso), per vederti restituire i soldi in caso di inerzia di W3, dovresti fare una successiva conciliazione (in cui ti verrebbe data ragione per quanto già detto).
Fatta la conciliazione ed ottenuta ragione, la restituzione ancora non è automatica, nel senso che in linea di principio WindTre potrebbe semplicemente continuare a non pagare, non ottemperando all'arbitrato di Corecom / AgCom, ed in quel caso per farti restituire quanto ingiustamente pagato dovresti attivare entro tre mesi dalla conciliazione una procedura di definizione al Corecom o adire l'autorità giudiziaria.
Etc, etc, etc.
Con riferimento a queste previsioni fosche, personalmente consiglio sempre di revocare il mandato SDD appena dopo la formale contestazione via PEC: si pagherà quanto dovuto, con bonifico o bollettino ,all'esito della contestazione / conciliazione, senza aggravi.
Se hai l'addebito su carta di credito, invece, la cosa non è così semplice.
Ovviamente la valutazione spetta a te: puoi decidere di anticipare le spese non dovute per non revocare il mandato in banca ed attendere fiducioso il tempo (settimane, mesi) che WindTre impiegherà per stornartele o restituirtele.