CPietro Mi dispiace ma non sono d'accordo. Anche senza corrugati dedicati, è possibile passare cavi di rete, basta che la guaina esterna sia certificata U0=400V.
Si, ma un conto è passare un cavo in fibra ottica, un conto è passare casomai un cavo ethernet con schermatura adatta a viaggiare assieme l'elettrico. Se non consideriamo gli eventuali problemi di affollamento, diamo per scontato che i corrugati siano enormi sono d'accordo, altrimenti bisogna convivere anche con gli spazi fisici. 🙁
CPietro Usando la fibra ci sono una serie di complicazioni, sia di tipo economico che tecnico. Ad ogni presa serve un transceiver, piuttosto scomodo ed antiestetico, anche perché va alimentato. Niente PoE,
quindi si perde la possibilità di alimentare AP, CCTV e telefoni IP. Senza contare i costi di tutto l'ambaradan, proibitivi per un utente qualunque.
Vero, ma secondo me l'impianto di rete dovrebbe essere multiservizio; adesso ad esempio nelle case si stende un impianto a se per la TV DVB-T, che non è altro che un coassiale su cui fai passare dei dati in digitale, idem se devi portare il SAT, anzi, addirittura peggio, perché con questo devi duplicare i fili quante sono le prese legacy che vuoi avere, poi altro impianto a parte i telefono, anche questo con un doppino che prima faceva transitare un segnale analogico, ora invece alla prima terminazione hai il VoIP e poi lo ritrasformi in analogico per farlo transitare sull'impianto di casa invece di mantenerlo digitale. Inoltre sommaci un altro impianto separato coassiale con sistema d'allarme!
CPietro Sono contrario pure al posizionamento di una terminazione dati a fianco di ogni presa elettrica, non ne vedo il senso ne ora ne mai. Al massimo una predisposizione con tubo vuoto e 503 finale, se proprio vogliamo esagerare. Ma sempre non ad ogni presa. Poi oh, con un portafogli a fisarmonica nessuno ti vieta di realizzare una rete WDM a casa 😃
Forse ho esagerato, ma farla almeno a fianco di ogni presa dove ci sarà sicuramente un elettrodomestico o una terminazione per allarme, telefono, citofono, apri cancello, termostato, rilevatori gas/fumi vari, etc.
A mio avviso si potrebbero far coesistere rete dati, impianto DVB-T, impianto DVB-S, impianto d'allarme, impianto telefonico sullo stessa rete, praticamente 5 impianti separati li fai diventare un unico impianto che diventa anche più puntuale.
CPietro Domotiche spinte che sfruttano reti LAN non ne conosco, i sistemi più comuni di automazione sono twisted pair e viaggiano sempre assieme ai conduttori di potenza. Toh, al massimo i pannelli touch ed alcuni keypad particolari hanno bisogno della rete. I sistemi "domotici" consumer (da non confondersi con building automation) sono di solito wireless.
Conosco molti che con gli impianti wireless ci litigano; casi con il termostato wireless che non riesce a comunicare con la caldaia, che va e non va ne ho abbastanza frequentemente. Il wireless poi spesso non alimentato, a batteria, diventa pure un inferno, bassi consumi, magari bluetooth, bassa potenza del segnale, se passi al wifi consumi un sacco di batteria, e comunque il risultato è da verificare sul campo, ogni caso è a se stante, le solette dei pavimenti in cemento armato con gabbie di acciaio ringraziano, se si usassero le barre di basalto come in Giappone saremmo messi meglio! 😉
Io dove posso vado coi cavi, il wireless lo lascio a chi preferisce farsi del male. 😃
CPietro Comunque l'OP ha la fortuna di poter posizionare corrugati come preferisce, quindi nel suo caso il problema manco si pone 🙂
Si, infatti io però non avevo specificato che unirei vari impianti in uno unico, anche se finora non c'è nessuno che lo fa ed è ancora costoso e di difficile realizzazione, anche se in futuro sarà questa la strada. Anche le auto fino ad oggi hanno utilizzato una serie di singoli cavi per ogni dispositivo portando ad arrivare la somma degli stessi ad alcuni km presenti in ogni autovettura! 😮
Ma il futuro va verso alla centralizzazione con un unico cavo che fa da dorsale per tutte le periferiche da collegare!