Mio padre ha da circa tre anni un pc desktop su cui gira Windows 10.
Mi ha segnalato che da alcune settimane la macchina ha cominciato a fare le bizze, ovvero rallentamenti o blocchi durante il caricamento o il normale utilizzo, per cui ho subito pensato che il disco avesse dei problemi... difatti, dando un'occhiata ai log, risulta un blocco danneggiato.
Per la precisione si tratta di un WD meccanico, con capacità di 1TB di cui 300gb circa occupati, unico disco per os e dati.
Visto che di Windows sono fondamentalmente ignorante (negli ultimi 15 anni uso esclusivamente linux) ho cercato di capire come gestire il problema; mi hanno consigliato di "clonare" il sistema un SSD da 512gb per il sistema operativo a cui affiancare un HDD per i dati, operazione che mi consentirebbe di replicare il setup senza dover reinstallare i programmi.
Ora mi chiedo: in questo caso il nuovo disco non dovrebbe avere almeno una dimensione pari all'originale?
Otterrei davvero un sistema funzionante senza reinstallare alcunché? Mio padre usa dei software particolari per il montaggio A/V di cui non conserva più l'installer e questo mi risolverebbe delle rogne...